Il Roma: "Meno male che si gioca subito, sarebbe stato un martirio troppo grande: si può raggiungere un risultato straordinario"

19.10.2016
13:50
Redazione

Meno male che si gioca subito. Aspettare una intera settimana dopo la sconfitta con la Roma e le tante polemiche scaturite sarebbe stato un martirio troppo grande. Stasera il Napoli scende di nuovo in campo e lo fa in una competizione dove potrebbe entrare incredibilmente nella storia. Dovesse vincere col Besiktas e Dinamo Kiev e Benfica pareggiare, sarebbe la prima squadra a qualificarsi agli ottavi di Champions dopo tre giornate e a punteggio pieno. Sarebbe straordinario per un team con tanti esordienti, compreso l’allenatore. Non sarà facile battere i turchi, anche perché in questa stagione non hanno mai perso. Ma il Napoli non può sbagliare partita nuovamente. I ko con Atalanta e Roma hanno fatto scattare l’allarme, anche in virtù del grave infortunio a Milik. Si è visto che questa squadra non solo non sa più vincere ma ha perso anche qualche certezze e soprattutto equilibrio. Tecnico, tattico e mentale. A sentire Sarri in conferenza stampa pare che la maggior parte del suo gruppo abbia perso un po’ di motivazioni in serie A dopo l’exploit internazionale. Non si sono trovati gli stimoli giusti all’indomani del successo bello e meritato con il Benfica. Ecco, dunque, che Sarri, ma anche Reina, hanno lavorato a livello psicologico con lo spogliatoio. Una grande squadra non può subire dei cali mentali così a lungo. Certo, la Champions porta via tante energie ma è arrivato il momento di rifarsi. Senza dubbio un successo contro il Besiktas riporterebbe un po’ di entusiasmo nel Napoli e nell’ambiente. Lo scivolone con la Roma ha messo in discussione tutto il progetto dell’allenatore. Come se non bastasse si è messo anche il caso Gabbiadini a rovinare i piani di Sarri. Che sperava in un rendimento migliore senza Milik ed, invece, il bergamasco proprio non ha convinto. «È Manolo che si deve adattare alla squadra e non viceversa», ha ammesso il tecnico toscano. E non ha tutti i torti. Di sicuro non si possono perdere delle certezze tattiche per un solo elemento. Grazie all’aiuto di tutti, quindi, l’attaccante azzurro dovrebbe finalmente trovare la migliore posizione in campo e soprattutto la via del gol. D’altronde fino a gennaio non ci sono possibilità di vedere un’altra prima punta la davanti. Al massimo si può ovviare con un falso nueve, ma da qui a pensare che uno dei piccoletti possa fare la differenza in fase realizzativa ce ne vuole. Come detto, il Napoli può entrare nella storia. Ma anche se le altre due concorrenti non dovessero pareggiare, con una vittoria ai danni dei turchi si metterebbe una seria ipoteca sul passaggio del turno. C’è da giocare come si sa, però, cercando di blindare una difesa diventata troppo perforabile. «Si difende tutti e non è colpa solo di chi è davanti a me quando si subisce gol», Pepe Reina ha provato a togliere dalla linea di fuoco i suoi colleghi di reparto. Senza Albiol i numeri sono ingenerosi: sei reti incassate in tre partite. Sicuramente Raul ha la giusta esperienza e l’acume tattico per evitare troppe difficoltà ma Pepe ha ragione. È tutto il Napoli che non ha funzionato contro Atalanta e Roma. Ma i tifosi del Napoli hanno ancora negli occhi la vittoria contro il Benfica in Champions. Beh, se il Napoli si ricordasse di nuovo come si fa a giocare e a vincere come allora non sarebbe male.

Fonte : Salvatore Caiazza - Il Roma
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