Tesser: "Con Ancelotti sarà un grande Napoli, Insigne Jr pronto per il salto di qualità"

24.06.2018
21:00
Redazione

Da Ancelotti a Sarri cambia la prospettiva dei tifosi, delle ambizioni, dell’orizzonte dei risultati da perseguire. C’è grande curiosità

Da Ancelotti a Sarri cambia la prospettiva dei tifosi, delle ambizioni, dell’orizzonte dei risultati da perseguire. C’è grande curiosità per l’inizio della nuova avventura di Carlo Ancelotti sulla panchina del Napoli. Raccoglierà un’eredità pesante con obiettivi ben precisi da raggiungere: si ripartirà dai 91 punti conquistati in campionato ma anche dall’esigenza della società di valorizzare la rosa e onorare al massimo le competizioni europee. Sarà questo il doppio compito di Ancelotti, un vincente che ha fatto bene ovunque e che Attilio Tesser, ex azzurro, oggi allenatore, elogia convinto: 
 
«Con lui De Laurentiis ha fatto un grande “acquisto” e i tifosi possono stare tranquilli, sarà un grande Napoli».

Cosa si aspetta da Ancelotti?
 
«Innanzitutto che confermi il bel lavoro fatto da Sarri, ovviamente con un altro sistema di gioco e con un’altra mentalità. Se arriverà il definitivo salto di qualità sarò contento per entrambi: per il Napoli e per Ancelotti, tecnico che stimo tanto. Parliamo di un vincente, di un allenatore navigato che ha fatto bene in tutte le società dove ha allenato».

Ancelotti è il garante dei tifosi per la crescita del Napoli?
 
«Assolutamente sì, lo ingaggi se vuoi crescere e far bene. Il Napoli diventerà ancora più forte».

Nella stagione 2015/16 lei ha allenato Insigne jr ad Avellino. Dopo la promozione in Serie A conquistata col Parma, è pronto per il salto di qualità? 
 
«Alla sua età non sei più considerato un “giovane” e dunque sì, è arrivato il momento. Roberto è cresciuto molto, l’ho affrontato due volte quest'anno, abbiamo avuto anche la possibilità di scambiare qualche battuta. Ha giocato con continuità in una squadra importante, ha messo in mostra tutte le sue doti, che sono tante ».

Ci sono differenze, dal punto di vista tecnico, con Lorenzo?
 
«Oltre al piede, essendo mancino, direi di no. In proporzione, le qualità e le carattetistiche sono le stesse: entrambi hanno grande tecnica, fantasia, visione di gioco, la giocata nel proprio dna. Roberto deve avvicinarsi al fratello, che oggi è di un altro livello. Ha tutte le doti per riuscirci».

Nello stesso anno, ad Avellino, ha conosciuto un giovanissimo Tutino....
 
«Sì, anche se non riuscì ad avere spazio. Ci siamo ritrovati lo scorso anno, in Lega Pro: lui era alla Carrarese e io alla Cremonese. Ci siamo parlati, ho incontrato una persona diversa, e in questo periodo siamo rimasti in contatto, scambiandoci messaggi molto belli, specialmente ora che è stato promosso in Serie B con il Cosenza. Recentemente ha ammesso lui stesso di aver vissuto, ad Avellino, un momento non facile, ma per fortuna s'è ripreso e sono felice. Il suo traguardo appena conquistato mi ha riempito di gioia. Tutino sta dimostrando tutte le sue qualità, le stesse che aveva messo in mostra nella Primavera del Napoli».
Fonte : Il Roma
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