Il soccorritore del Franchi: "La corsa in ambulanza e la rianimazione a bordo, così abbiamo salvato Bove"

03.12.2024
17:50
Redazione

L'edizione in edicola oggi di Repubblica riporta le parole di Giovanni Ghini, presidente della Fratellanza Militare che domenica si occupava dell'emergenza sanitaria durante Fiorentina-Inter: 

"Tredici minuti che hanno fatto la differenza tra la vita e la morte. Addestramento, calma e rapidità hanno salvato Edoardo Bove, crollato sul prato del Franchi al 17’ di Fiorentina- Inter. «Intorno, erano tutti agitati. Noi abbiamo lavorato tranquilli, sapevamo cosa fare». Si vede anche nelle immagini della partita: i giocatori e i membri degli staff delle due squadre sono sconvolti, si sbracciano, si mettono le mani nei capelli, chiedono aiuto. Intanto i soccorritori con le tute gialle e arancioni giungono rapidamente, senza badare a nessuno. «Sono passati 30 secondi dalla caduta del calciatore al nostro arrivo». A raccontare quante cose possono accadere in una manciata di minuti è Giovanni Ghini, presidente della Fratellanza Militare, l’associazione di volontariato che domenica si occupava dell’emergenza sanitaria allo stadio per conto della Fiorentina. Certo, le cure di Careggi sono state importanti e fondamentali saranno gli accertamenti e le eventuali scelte terapeutiche. Però la chiave del salvataggio sta tutta lì, in quello che è accaduto durante quei tredici giri di lancette iniziati di fronte alle migliaia di persone ammutolite nello stadio e a quelle sconvolte a casa, davanti al televisore".

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