Insigne 'cuore e polmoni', che numeri: recupero dei palloni e assist per i compagni, in serie A è il migliore tra gli attaccanti!

24.04.2014
10:10
Luca Cirillo

 Si fa un gran parlare del prototipo dell’attaccante moderno. Chi è? Cosa fa? Al di là dei gol, l’attaccante moderno è quello che sa fare tutto, quindi anche difendere, coprire e aiutare i compagni in fase passiva. Ma anche muoversi correttamente senza palla, aprendo e infilandosi negli spazi e creando superiorità numerica a centrocampo. E poi naturalmente ci sono gli assisti, i gol. Insomma, forse l’attaccante moderno, ammesso che prima questi fossero “antichi” è forse il giocatore che fa più cose in squadra. Nel Napoli Lorenzo Insigne rispecchia questo ruolo alla perfezione. Non lo dicono solo le suggestioni del campo, ma anche i numeri, quelli concreti e inequivocabili. Il numero 24 del Napoli fa tutto quello che il ruolo dell’attaccante moderno richiede e prevede. Ed anzi, lo fa meglio di tutti quanti. Lui è l’attaccante in Serie A, infatti, che ha recuperato più palloni di tutti, ben 159. Tantissimo lavoro di polmoni, cuore e fatica, ma senza dimenticare di servire i compagni: ben 56 le volte che ha messo un altro giocatore davanti alla porta, e in nove di queste i passaggi sono diventati gol. 159 palloni recuperati, 9 assist e 56 passaggi che hanno portato i compagni al tiro. Numeri dell’agenzia Opta, che si occupa di statistiche sportive. Questa caratteristica appartiene a Lorenzo Insigne da sempre: anche ai tempi di Zeman, nonostante un’idea di calcio più “allegra”, era lui su tutti a fare da raccordo con i centrocampisti. Un lavoro che si portò anche in Serie A, dove Mazzarri gli chiedeva tanto sacrificio, forse anche troppo. Nella scorsa stagione lui fu uno dei dieci giocatori ad aver fatto più chilometri (in base ai minuti giocati). Con Benitez l’attitudine al sacrificio non è cambiata, nonostante Insigne riesca a essere sempre vicino alla porta avversaria. Non serve disturbare un’agenzia di statistiche sportive per capire come l’attaccante di Frattamaggiore difenda e copra molto di più di alcuni suoi compagni, come Mertens ad esempio, che in fase di copertura rende di meno. Forse anche con questo si spiega il punto debole della stagione di Insigne, i gol. Inutile nascondere che due reti in campionato sono davvero poche. I dati sul lavoro di copertura e gli assist sono importanti, ma da un attaccante di una squadra di fascia alta ci si aspetta di più. Lo scorso anno, nonostante Mazzarri lo tenesse più lontano dalla porta, segnò di più. Lo scorso anno i gol furono 5, con 7 assist. Però non arrivò nessuna rete in Europa. Quest’anno, invece, sono arrivati due gol in Champions League e uno in Europa League, senza dimenticare la rete in Coppa Italia. Sommando tutte le competizioni Insigne ha segnato più dello scorso anno (anche gli assist sono di più). Quindi meglio o peggio? Sicuramente meglio, anche perché se tutto andrà come deve Lorenzo si conquisterà il Mondiale. E forse sarà la volta buona di vederlo esultare.

Fonte : Giovanni Scotto per il Roma
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