
Italia, ok agli anticorpi monoclonali grazie a una legge del 2006: ecco come funziona "la cura di Trump"
E' un'infusione in vena di 50 minuti: gli anticorpi monoclonali già utilizzata per curare l'ex presidente USA Donald Trump. Arriva in Italia per combattere il coronavirus, grazie ad una legge del 2006
Ultimissime notizie coronavirus. Con uno sprint l’Italia ha approvato definitivamente gli anticorpi monoclonali, farmaci che agiscono sul virus Sars-CoV-2 nella fase iniziale dell’infezione e, secondo gli studi pubblicati, evitano che il paziente arrivi a sviluppare forme gravi e all’ospedalizzazione. Il via è il decreto firmato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, dopo il parere positivo dell’Agenzia del farmaco Aifa e del Consiglio superiore di Sanità.
Ne parla l'edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno.
Anticorpi monoclonali, ok in Italia: ecco come funzionano
«La distribuzione avverrà in via straordinaria. Così abbiamo insieme al vaccino una possibilità in più per contrastare il Covid-19», sottolinea il ministro. La procedura straordinaria che ha permesso l’ingresso dei monoclonali anche da noi (dopo Germania, Ungheria Usa, Canada e Israele) è una legge del 2006 che prevede in emergenza il ricorso a terapie sperimentali non ancora approvate dalle autorità centrali. Hanno ricevuto semaforo verde due anticorpi monoclonali prodotti da Eli Lilly e Regeneron, l’azienda conosciuta per aver fornito il cocktail somministrato all’ex presidente Donald Trump. Verranno dati a pazienti con infezione lieve-moderata e a rischio di sviluppare forme gravi di malattia (cardiopatici, obesi, diabetici, immunodepressi).
Il farmaco è un’infusione in vena della durata di 50 minuti. Successivamente il paziente deve essere tenuto sotto controllo un’ora. Se ne prevede un uso domiciliare o ambulatoriale, ma sempre sotto la gestione di operatori sanitari. La terapia va fatta al massimo entro 72 ore dalla comparsa dei sintomi altrimenti può essere inutile. Le Regioni dovranno organizzarsi per portare i monoclonali a casa.
