
L'auspicio de Il Roma: che sia l’inizio di una lunga serie di vittorie
l'edizione odierna de Il Roma
Ultimissime Calcio Napoli - Di questi tempi è inutile fare gli snob. Il successo contro il Perugia in Coppa Italia è meglio tenerselo molto stretto. Anche perché vincere dalle nostre parti è diventata una novità. Era da ottobre che non si sorrideva in casa. Solo con il Genk in Champions c’era stata una parentesi a dicembre, poi solo pane e veleno. Gattuso, praticamente, lo sfizio di esultare davanti al proprio pubblico non lo aveva mai avuto avendo perso sia con Parma che con Inter. Stavolta l’ha fatto in una competizione che è rimasta l’unica soddisfazione stagionale. A?meno poi dalla sfida con la Fiorentina non si farà un filotto di successi importante e allora a quel punto seriamente si può puntare a rientrare nella corsa europea. In caso contrario si dovrà provare ad alzare il trofeo tricolore per incassare l’accesso alla vecchia Coppauefa. È passato ai quarti, dunque, il Napoli dove di fronte avrà la Lazio vincente con la Cremonese. Ci sarà una rivincita al San Paolo: sarà l’occasione per Gattuso di rifarsi dopo la beffa di sabato scorso all’Olimpico. Quella sconfitta proprio non è andata giù a Ringhio e sarebbe fondamentale mandare a casa i campioni in carica. Anche in virtù del fatto che l’eventuale semifinale di ritorno si giocherebbe a Fuorigrotta. Tornando a parlare della sfida con il Perugia, nel primo tempo si è vista una squadra molto ordinata dove c’erano tre uomini nuovi rispetto all’incontro di Roma. Gattuso, infatti, ne ha approfittato per far giocare titolare Elmas, Lozano e Llorente. In cabina di regia come al solito Fabian. Ha chiesto ed ottenuto passaggi di prima o massimo due tocchi. Il tecnico calabrese ha voluto insistere con Ospina e bene ha fatto visto e considerato che il colombiano si è gettato alla spalle i fantasmi dell’errore su Immobile parando un calcio di rigore a Iemmello nel recupero del primo tempo. Se il Perugia avesse accorciato le distanze la ripresa si sarebbe messa diversamente ed, invece, il portiere si è distinto bene e ha chiuso la porta. La bella notizia è stata la conferma della prestazione di Lorenzo Insigne. Così come nella ripresa dell’Olimpico, il capitano ha giocato molto bene diventando il punto di riferimento di tutto l’attacco. I due calci di rigore sono stati battuti egregiamente. Il primo alla sua sinistra, il secondo a destra. Per Fulignati non c’è stata speranza. La crescita si è vista e non va sminuita solo perché di fronte c’era il Perugia. Il Napoli ha bisogno di giocare partite vere per continuare a crescere. Senza dimenticare, poi, che c’era in palio il passaggio del turno di Coppa Italia. Gli umbri, poi, avevano già fatto fuori Brescia e Sassuolo. E quindi ci poteva stare anche una macchia al San Paolo. Considerato pure il momento difficile casalingo. Ma si è andati convinti in campo e si è conquistato il pass per i quarti. Gattuso, però, non è stato felice per la ripresa. «Siamo scesi fisicamente», ha detto il tecnico. Ma è anche normale poiché, considerate le assenze, stanno giocando sempre gli stessi. Manolas, Di Lorenzo, Fabian, Zielinski ed Insigne non hanno mai tirato il fiato. E qualcuno è venuto meno. Hanno riposato Allan, Callejon e Milik che saranno belli freschi per il match di sabato sera contro la Fiorentina. È con i Viola che si deve ripartire seriamente. Perché in campionato serve sì giocare bene ma senza i risultati la situazione peggiore. Gattuso ha anche testato le qualità di Demme. Il nuovo regista ha avuto 29 minuti a disposizione per farsi conoscere e capire bene cosa vuole il suo allenatore. Si è visto poco ma le sue doti di palleggiatore e uomo schermo davanti alla difesa servono come il pane a Ringhio. Che ha voluto mandare un messaggio ben preciso a chi lo accusato di aver mancato di rispetto ad Ancelotti per la questione fisica e di gioco. E facciamoci del male....