L'editoriale di Corbo: "Ancelotti ha salutato il Bayern in pochi minuti, Sarri incastrato da De Laurentiis. Il Chelsea tace..."

25.06.2018
17:10
Redazione

Di seguito vi proponiamo l'editoriale di Antonio Corbo sulle colonne dell'edizione odierna de La Repubblica: Giro di telefonate e scambio di

Di seguito vi proponiamo l'editoriale di Antonio Corbo sulle colonne dell'edizione odierna de La Repubblica:

Giro di telefonate e scambio di auguri. Ancelotti ha chiuso in pochi minuti i conti con il Bayern, lasciando anche in Baviera buoni amici, ottimi ricordi e un campionato vinto. Bundesliga 2016-17. Un trionfo dopo l’altro è la sua carriera in panchina. Il contratto con i tedeschi scade il 30, da mezzanotte passa al Napoli con il suo libro d’oro e tutta l’ansia di ricominciare a vincere. Nello stesso giorno, 1 luglio, dovrà sbloccarsi il caso Sarri: il Napoli, il Chelsea e lui sono finiti in un incastro per mancanza di sensibilità. Che Sarri vada a Londra, è molto probabile. Ma l’accordo ancora non c’è.
Trovarlo è faticoso come scalare il Vesuvio in un giorno di nebbia. Sono tutti in silenzio, ignorando buone maniere, regole ed un contratto che ancora lega Sarri al Napoli fino al 30 giugno 2020. Le posizioni sono chiare e distanti. Eccole. Il Chelsea butta fuori l’italiano Antonio Conte, gli deve una buonuscita di 20 milioni lordi, si sa invece attraverso il “Daily Star” che Abramovich pensa di citarlo per danni. Motivo: gli screzi con Diego Costa. Il Chelsea sceglie Sarri, ma il club lo dice. Né il pur disinvolto finanziere russo telefona a De Laurentiis per chiedergli di svincolare l’allenatore suggerito Pep Guardiola. Finge anche di ignorare che esista un contratto fra Sarri ed il Napoli, con clausola per lo svincolo scaduta il 31 maggio. Otto milioni costava la “condizione risolutiva con penale” per liberare l’artigiano del record da 91 punti. Finora non risulta alcun bonifico in sterlina. Ma, scaduta la clausola, con Sarri esonerato e ancora sotto contratto, bisogna sempre portarlo via? E a quali condizioni? L’incastro è tutto qui. Il Chelsea tace, Sarri è d’accordo con gli inglesi ma non con il Napoli, De Laurentiis è disposto a trattare ma non vede o sente nessuno. Si muove Fali Ramadani, l’ex agente di Behrami, ma si è fermato a Giuntoli per qualche sondaggio. Ramadani ha trattato per Sarri con il Chelsea, ma non è andato oltre. Perché sa che De Laurentiis è molto seccato e che preferisce parlare con Abramovich, da presidente a presidente. Forse è questo l’unico contatto risolutivo. Che costa determina l’incastro? Bisogna ricordare due parole. «Tempo scaduto» , disse De Laurentiis dopo Napoli-Crotone, sorpreso dalla passerella di Sarri con tre inchini al pubblico e dal gelo negli spogliatoi al momento dello champagne. L’allenatore era stato evasivo anche nella cena del giovedì in un ristorante di Lago Patria. Come se non vi fosse mai stata la visita imprevista del presidente a Figline Valdarno nel giorno del compleanno: 10 gennaio, con grandi promesse. Descrivono De Laurentiis molto seccato. Come gli imprenditori più egoisti, ha momenti di grande umanità. Si aspettava una proposta: «Caro presidente, amo Napoli e voglio ripartite con il Napoli all’attacco della Juve» . Ne avrebbe gradito anche un’altra: «Presidente, voglio diventare più ricco, mi aiuti lei, lasciandomi trattare con il Chelsea». Al suo staff, ha giurato però che non sarà il malumore a condizionarlo. «Dobbiamo solo difendere gli interessi del Napoli e della squadra. Impedire che diventi meno forte. La linea è questa». Tutto più chiaro. Il presidente avrà saputo che Sarri può trascinare a Londra anche i giocatori in uscita a prezzi bloccati. Hysaj, Albiol, quel Mertens che splende ai Mondiali. C’è tutto questo nell’incastro tra Napoli, Sarri e Chelsea. Qualcuno tenti la prima mossa.

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