L'editoriale di Corbo: "Una vittoria non inutile. E' un messaggio al campionato!"

23.02.2018
13:10
Redazione

Proponiamo di seguito il consueto editoriale di Antonio Corbo per l'edizione odierna de La Repubblica: "Nella serata dell’addio

Proponiamo di seguito il consueto editoriale di Antonio Corbo per l'edizione odierna de La Repubblica:

"Nella serata dell’addio all’Europa, il Napoli dimostra la sua dimensione internazionale.
Ancora prima che al campionato e alla Juve, lo doveva a se stesso. È squadra di potenza e grazia, di risorse tecniche e morali. Esce per ingenuo autolesionismo: accade a chi è bravo ma inesperto. Due partite di ipocrita sufficienza lo portano fuori dai primi due circuiti europei. Interessa lo scudetto, cosa vuoi che siano Champions ed Europa League?
Benedetta vanità, errore fatale che rende più debole e vulnerabile chi si sente così forte da poter scegliere le vittorie. Bisogna cercarle sempre e tutte. Tocca al calcio, alla sua cinica regia.
In una sola notte, che è anche la più nostalgica, lo esclude da una scena europea che dimostra di meritare, il Napoli trova la chiave che cercava, che temeva di non trovare, ed aveva già in tasca.
Questa straordinaria vittoria contro una delle prime squadre della Bundesliga non è inutile, perché insegna al Napoli il giusto rapporto tra fatica e coppe. È il turn-over scientifico. Per la prima volta, il Napoli si è rinverdito senza alterare i reparti. Ha cambiato 4 giocatori, senza risentirne. Non si è scompaginato.
Come? Tonelli al posto di Koulibaly. Ma Reina e Albiol lo guidano in una delle sue prove migliori. Tonelli è una conquista inedita, è il giocatore in più che il Napoli temeva di non avere, e da ieri sera ha. Potente, rigoroso, affidabile. Di Maggio si sapeva già tutto, la sua fedeltà alla bandiera, ha l’esperienza di un maestro e la freschezza di un esordiente.
Diawara subentra a Jorginho, non è ancora ai livelli dello scorso anno, ma con Allan a destra e Hamsik a sinistra è bene inserito nella dinamica di centrocampo.
Riduce il tasso di errori che macchiò la sua partita l’altra settimana, nella dissennata sconfitta interna. In attacco manca Callejòn, ma lo sostituisce un gioiello chiamato Zielinski, un giocatore-ovunque che schioda anche la partita con tempismo, intuito facendosi trovare come prima punta su una seconda palla, tecnica di esecuzione.
Fuori dalla Champions, perché la formazione in Ucraina senza Allan era sbilanciata a centrocampo, sconfitta non più riscattata in un girone già reso proibitivo dal Manchester City. Non si può mai mollare in Champions, ed il Napoli ha pagato. L’altra settimana il turn-over puntava poi sul ricambio di troppi giocatori al punto da scardinare gli equilibri tattici e disorientare i tanti giovani tirati in un solo strappo dal retrobottega. Sarri ha avuto lucidità e orgoglio. Ha capito che la squadra spettacolo, quella che rende onore al noioso campionato italiano, doveva uscire senza ombre e rimorsi. Ha dato la scossa in tempo utile. Turn-over scientifico e consapevolezza dei suoi mezzi. Ecco come il Napoli torna molto più forte in campionato".

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