L'editoriale di Scozzafava: "Il vantaggio del Napoli è la continuità, la vetta è l'unico obiettivo degli azzurri"

19.08.2019
12:40
Redazione

Consueto editoriale della giornalista Monica Scozzafava sulle colonne dell'edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno.

Avremmo necessità di dire: ci siamo. Perché è stato complicato stare senza calcio “vero” per due mesi. E il mercato, forse veramente troppo lungo (chiuderà il 2 settembre), ha acceso oltremodo la curiosità verso il campionato che sta per iniziare. L’attesa diventa di giorno in giorno più intensa, il Napoli dopo una stagione di costruzione, la prima con re Carlo in panchina, è chiamato a svelare il suo volto, la sua identità di squadra e il gioco ormai collaudato che ha impresso l’allenatore più vincente d’Europa. Intelaiatura rimasta pressoché invariata con innesti prospettici e di qualità. Non è ancora finita, la ciliegina sulla torta potrebbe essere il grande colpo di fine agosto con cui Ancelotti chiuderebbe la sua prima fase di coach-manager. Ha partecipato, ha indirizzato le operazioni di mercato condividendo la linea dell’azienda Napoli e provando dunque a perfezionare una squadra che quest’anno dovrà competere non soltanto con la Juventus ma con il rilancio delle due milanesi e la nuova vita della Roma di Fonseca. Ha un vantaggio, Ancelotti: la continuità. Oltre a Simone Inzaghi e a Gasperini (Lazio e Atalanta) è l’unico allenatore delle prime sei della classifica a non essere stato cambiato. Ha il vantaggio della conoscenza approfondita degli uomini e dell’ambiente, ha la carta jolly di un gruppo consapevole che, questa volta, il passo verso la vetta lo persegue come unico obiettivo. Ai nastri di partenza i propositi sono sempre i migliori, certo. Ma il ruolo di seconda squadra del campionato non può e non deve diventare un marchio di fabbrica. Ecco, Ancelotti e il suo valore aggiunto: al secondo anno dovrà fare la differenza. Il mercato ha fatto la sua parte: si è aperto a giugno con il colpo in difesa Manolas e i più si aspettano che si chiuda in maniera altrettanto importante con un colpo in attacco. Le favole d’agosto sono state appassionanti, i nomi accostati hanno fatto sognare i tifosi, ma adesso il gioco più bello del mondo inizia per davvero e lo spazio per la fantasia si sta esaurendo. Tra una settimana la prima partita contro la Fiorentina e dopo sette giorni la Juventus dell’ex d’eccezione, Maurizio Sarri. Lo scacchiere Napoli riserverà probabilmente l’ultima sorpresa e sarà il giocatore che in linea teorica arriverà per segnare la differenza in un contesto dove tutti hanno già espresso la volontà di finire la stagione nel segno della consacrazione. Il mosaico manca ancora di qualche tassello, le amichevoli dell’estate hanno detto che nel circolo delle grandi il Napoli può esserci. Ci siamo, dunque. Con la certezza del gruppo di forza ma anche con l’incognita di nuovi e possibili concorrenti. Da un lato un campionato che sulla carta si presenta più equilibrato e con competitor più agguerriti, dall’altro la coscienza del Napoli di poter andare oltre. Oltre i top player della Juventus, oltre il sogno di sempre. Inizia la stagione della conferma, della necessità di far valere l’esperienza oltre che il talento e di mostrare muscoli e testa.

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