Mantova, l'ex presidente Lori: "Dopo aver battuto Napoli, Juve e Genoa mi ritrovai nei guai. Ho sognato la A, ma nel 2006 ce la rubarono"

27.03.2016
13:30
Redazione

Fabrizio Lori, ex presidente del Mantova, si racconta alla Gazzetta dello Sport: "Ho sognato la serie A. In quello spareggio perso col Torino nel 2006, ce la rubarono. L’anno dopo battemmo Juve, Napoli e Genoa. Mi sono ritrovato nei guai. Eppure follie non ne ho fatte, il più grosso acquisto fu Giorgio Corona, 700 mila euro. Mi hanno rovinato i ragazzi che trattavo benissimo. Chi immaginava che Gervasoni e altri si vendevano le partite? Lo scoprii due anni dopo. Non mi accorgevo di nulla. Col senno di poi un 6-0 col Cittadella... Doveva farmi riflettere. Forse sono stato un po’ ingenuo, come nell’attività di famiglia: mi sono fidato di consulenti che poi mi hanno fregato. Sono entrati in azienda (leader nei materiali plastici) nel 2010 l’hanno fatta a pezzettini e nel 2012 hanno portato i libri in tribunale. E io sono andato dentro per 55 giorni più otto mesi di domiciliari. S.Vittore non lo auguro a nessuno. Stavo in cella con dei sudamericani. Pesante, terribile, micidiale. Mai stato in isolamento, in galera è difficile star da soli. Qualcuno sapeva chi ero, ma pochi». E il calcio che faceva? L’hanno abbandonata?«Non ho sentito quasi più nessuno, tranne Mattia Notari che giocava nel Mantova dei miracoli e l’allenatore Mimmo Di Carlo. Mi ha aiutato la fede, la famiglia, mia moglie che è di Torino ma la conobbi nel 2004, prima che il Toro ci fregasse la serie A. Abbiamo un figlio, Dario che ha due anni e viviamo poco fuori Mantova"

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