Marchegiani: "Meret, un talento da Napoli ma va aspettato. Per vincere serviva Perin, Ancelotti gli ha preferito Areola"

22.06.2018
14:40
Redazione

Luca Marchegiani, ex portiere, parla delle scelte azzurre tra i pali a Il Mattino

Luca Marchegiani ha rilasciato un'intervista a Il Mattino. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di CalcioNapoli24:

Lei che lo ha seguito da vicino, cosa pensa di Meret?
«È un portiere molto bravo, non a caso titolare della Nazionale Under 21».

E soprattutto è giovane.
«Non è detto che questo sia un difetto. Ha bisogno di un po' di pazienza e va anche aspettato, però sono sicuro che i frutti si vedranno perché è uno dei più interessanti che ci sono nel nostro panorama. Se un club grande come il Napoli dovesse investire su un giovane, farebbe benissimo a farlo su uno come lui. Napoli? Se vogliono partire per vincere il campionato subito è chiaro che ha bisogno che in tutti i ruoli ci siano già delle certezze».

Altrimenti?
«Se con Ancelotti si vuole aprire un nuovo ciclo e magari l'obiettivo dello scudetto non è immediato ma a media scadenza, allora a questo punto credo che Meret potrebbe essere il portiere ideale del Napoli per i prossimi 15 anni. Non ho nessun dubbio dal punto di vista delle qualità perché sono tante».

Difetti?
«Si deve strutturare sotto l'aspetto fisico e del peso nella squadra. Parlo della personalità. Il Napoli aveva Reina che è tra i migliori al mondo sotto questo punto di vista. E non si può pretendere questo da Meret, bisogna dargli il tempo di sviluppare queste caratteristiche».

Un nome?
«Tra i portieri italiani quello più pronto per carattere e personalità è Perin, ma l'ha preso già la Juve».

Quindi, nel caso potrebbe andare anche Sirigu.
«Il suo è un altro prospetto che mi piace molto. Non rischi nulla perché sai quello che ti può dare, ma è per l'immediato. È una scelta diversa rispetto a Meret».

Andiamo all'estero: Areola?
«È un portiere bravo e ha dalla sua l'esperienza internazionale accumulata con Psg e Villarreal. Rispetto a Meret, ha ovviamente più trascorsi. Tecnicamente non è meglio dell'italiano ma Ancelotti lo conosce bene dai tempi del Psg».

Dal Mondiale si parla di Ochoa.
«Personalmente non mi piace, così come non mi piaceva 4 anni fa in Brasile: è troppo piccolo»

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