Marino: "Stavo per portare Modric e Lewandowski al Napoli, Hoffer il mio errore più grande. ADL? Successe l'inferno nello spogliatoio a Milano..."

23.03.2019
10:45
Redazione

Pierpaolo Marino racconta ai microfoni di Tuttosport l'esperienza napoletana con Aurelio de Laurentiis.
 
Arriva il Napoli.
 
"Cinque anni bellissimi poi il proprietario decise che voleva fare il manager. Mi fa firmare un contratto per altri cinque anni, con tanto di premio Uefa per ciò che era fatto fino a quel momento, solo che andiamo a giocare in casa dell’Inter e succede un inferno…".
 
Un inferno?
 
"Lui aveva già cominciato a prendere le decisioni senza consultarmi. Così aveva chiamato Donadoni. Giochiamo a Milano e all’intervallo stiamo sotto due e zero. De Laurentiis piomba negli spogliatoi e urla: “Mister, tolga subito De Sanctis e faccia giocare Iezzo! E lei, Marino, come ha fatto a prendere uno come De Sanctis?” Succede tutto davanti ai giocatori, a me, a Donadoni che mi fa segno di non ribattere per evitare altri problemi… Fatto sta che Donadoni non cambia il portiere, perdiamo due a uno, ma io a fine partita rassegno le dimissioni. Però col tempo mi sono preso le mie soddisfazioni".
 
In che senso?
 
"Nel senso che a Napoli arriva Mazzarri…".
 
Un ottimo allenatore.
 
"Sono d’accordo. Un ottimo allenatore che valorizza tutti i giocatori che avevo preso io e l’anno dopo, con l’aggiunta di Cavani, lotta per lo scudetto. Evidentemente certe scelte non erano così sbagliate".
 
Però anche tu avrai commesso qualche errore?
"Diciamo che ho qualche rimpianto. Avrei potuto prendere Lewandowski e ci andai molto vicino. Stessa cosa con Modric".
 
L’errore di mercato che hai commesso?
 
"Quando ho preso Hoffer per il Napoli. Non capiva la lingua, non ci fu verso di farlo integrare".
 
 

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