Mazzarri sfida Ancelotti: "Tra i migliori del mondo", la storia di due allenatori e di un 'club' esclusivo

23.09.2018
12:00
Redazione

Si è dato un bel daffare anche Roberto Soriano, che è nato in Germania, ma ha «profonde» radici in Campania, «Irpinia,

Si è dato un bel daffare anche Roberto Soriano, che è nato in Germania, ma ha «profonde» radici in Campania, «Irpinia, non Napoli», spiegò ai tempi della Sampdoria, con attenta osservanza geografica. Comunque i «Soriano’s» si annunciano numerosi, anche se non è affatto scontato che oggi il centrocampista parta titolare. Meglio: al momento il sistema di gioco scelto è il 3-5-2, Soriano non è previsto, in settimana non si è mai allenato con i compagni, sul prato dell’«Olimpico» ha sgambettato solo ieri mattina.
 

LE SCELTE DI MAZZARRI

 
Come riporta Il Corriere di Torino:
"Rischiarlo è difficile, un azzardo forse impossibile, almeno nell’esperta logica di Walter Mazzarri. Così si dovrebbe rendere più folto il centrocampo, che dovrà fare a meno anche di Lorenzo De Silvestri, sostituito da Ola Aina. La mancata convocazione dell’esterno romano (probabile il suo ritorno mercoledì a Bergamo) è l’ennesimo problema nato dopo il pareggio di Udine: la sua fisicità sarebbe stata un’arma in più contro Napoli, squadra assai più tecnica che «pesante». E la (straordinaria) condizione mostrata fin qui da De Silvestri sarebbe stato il valore aggiunto per rifornire di cross dalla fascia destra i due centravanti. Perché, adesso, si arriva al punto: la coppia d’attacco che avanza è quella composta da Andrea Belotti e Simone Zaza.

 

ANCELOTTI E MAZZARRI ALLO SPECIALE CLUB

 

E così si torna al punto di partenza e al «club 400». In testa c’è Luciano Spalletti, che ieri sera allo stadio «Ferraris» di Genova ha raggiunto le 449 presenze su una panchina di serie A. Al secondo posto Carlo Ancelotti, quota 436 e poi Mazzarri, 407. Gli altri stanno dietro, lontano dal «club dei 400». Ora se davvero per loro fosse stato inaugurato un circolo esclusivo, sarebbe probabile trovare seduti allo stesso tavolo Mazzarri e Ancelotti. Più difficile vedere insieme l’allenatore del Toro e quello del Napoli, almeno ricordando quando accaduto nell’ultima sfida in casa granata, un campionato fa. Altro discorso quello con Ancelotti, che Mazzarri ieri ha citato non solo con formale rispetto, ma con stima e affetto: «Uno dei più grandi allenatori del mondo, lo dicono il gioco delle sue squadre e i risultati. E una grande persone». La stima, si sa, è corrisposta. Entrambi condividono la cultura del lavoro, più impegnati sul campo che sul mercato. Entrambi, riescono a far conciliare risultati e bilanci".
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