Metropolis: "Scissione Curva A, strategia choc degli Ultras: puntano alle trasferte e tafferugli per creare potere"

05.08.2016
17:50
Redazione

A Napoli nel mondo ultras è accaduto qualcosa. Un cambio di orizzonti che rischia di fare storia nel movimento del tifo nazionale. La Curva A si è spaccata. Sciolta. Divisa. Una decisione che è la conseguenza della fine di un patto non scritto ma siglato dai gruppi. E che rivela scenari fino ad oggi sconosciuti. Gli investigatori della Digos della questura partenopea la chiamano «scissione», abituati ad argomentare su temi di camorra e criminalità organizzata. In realtà la diuvisione sarebbe avvenuta perché alcuni gruppi vorrebbero partecipare alle trasferte, perché all'interno del mondo ultras c'è anche un ranking clandestino, dove chi partecipa a scontri in trasferta acquista più punti

Il ranking clandestino C’è una sorta di classifica non ufficiale che riguarda le tifoserie organizzate. Un ranking clandestino in cui chi si è distinto nei tafferugli con i supporter di squadre rivali guadagna i primi posti. La Curva A ha subito molte perdite. Anche in casa, quando i suoi sostenitori si sono confrontati con gli ultras di Inter, Juventus e Atalanta. Ed è proprio alla compagine del bergamasco “Bocia” che i Mastiffs sembrano ispirarsi. Seppure in netto contrasto, lo stile degli atalantini piace così come quello degli odiati ma rispettati veronesi, tesserati ma in migliaia in trasferta. Per tornare a guadagnare prestigio serve fare scontri. Per fare gli scontri occorre andare massicci in trasferta, due-tremila ultras. E per farlo bisogna tesserarsi. Da qui la proposta che ha spaccato la Curva A partenopea. E il ritorno al passato, a prima del “patto del 2009”. Lo scenario che si prospetta potrebbe essere quello disegnato dagli esperti della Digos napoletana. Un gruppo dominante tesserato (Mastiffs, Sud, parte della Brigata Carolina, parte delle Teste Matte) e altri gruppi dissociati. Il rischio di tafferugli all’interno della curva è alto.

Così come è elevato il rischio di contrasti con gli ultras della Curva B, irriducibili e fedeli alla linea di opposizione alla tessera del tifoso. Sono stati loro ad esporre in occasione dell’esordio azzurro al San Paolo contro il Nizza lo striscione “No art.9”. Per gli investigatori si annuncia un autunno caldo sul fronte ultras. Una stagione che potrebbe segnare la rivoluzione in tutto il panorama della tifoseria nazionale. «Coerenza e mentalità», quando si violano le leggi degli ultras il banco rischia di saltare.

Fonte : Metropolis
Notizie Calcio Napoli