Napoli-Udinese 2-1, l'editoriale di Corbo: "Come si difende una difesa così? Ci sono tre domande da farsi"

20.07.2020
10:00
Redazione

Napoli-Udinese 2-1, il commento di Antonio Corbo

Notizie Calcio Napoli - Napoli-Udinese 2-1, vi proponiamo di seguito l'editoriale di Antonio Corbo per l'edizione odierna de La Repubblica

I gol fissano i risultati, ma dicono tante altre cose. Gli allenatori devono interpretarle. Almeno loro. Gattuso in meno di mezz’ora è investito da tre interrogativi, quante sono le reti di questa partita che affianca il Napoli al Milan in un modesto sesto posto, riscattato finora solo da Coppa Italia e qualificazione in Europa League.

La vittoria non elimina le perplessità a venti giorni dalla resa dei conti con il Barcellona. Il primo dubbio lo fionda Rodrigo De Paul, che porta in vantaggio l’Udinese ma conferma le tracce di un difetto strutturale, il Napoli è vulnerabile sulla sinistra. La difesa è poco protetta da un centrocampo troppo gentile, elegantemente ossessivo nel possesso palla, ripetitivo nel giro-palla e nei passaggi all’indietro, ma debole nell’interdizione. Il secondo dubbio lo solleva Milik: si può fare a meno di lui se Mertens (uscito con il mal di schiena) non incide? Con i tre nani volanti il Napoli ieri era innocuo. Insistere su Callejòn, questo il terzo dubbio, non è buona prova di coerenza, se l’esterno spagnolo avverte come ieri tutti i languori del suo inevitabile addio.

Se pur con i suoi tagli offensivi, non regge la concorrenza di Lozano, ancora meno di Politano, un affare che ha dato meno di quanto promettesse a gennaio, ma che finalmente dà un senso alla non irrisoria operazione economica. L’abbraccio di Gattuso a Politano rivela le ansie dell’allenatore, i suoi tormenti nel vedere per oltre un’ora la squadra sbandare a destra, senza che il Napoli impedisse le proposte di Fofana, rampa di lancio per De Paul e Lasagna. Gran sinistro da destra quello che placa Gattuso, e quell’abbraccio vale tutta la sua gratitudine.

È l’inizio di una pagina nuova per Politano nel Napoli, i due si sono ormai capiti, in prospettiva Barcellona, è un grazie, ma anche un patto. Ma c’è il gol che ha fatto soffrire tanto Gattuso e che rischia di essere dimenticato: quello dell’Udinese. Non può essere trascurato nell’euforia di una sofferta vittoria. Il Napoli, che ha rischiato abbastanza e una volta è stato salvato da un intervento volante di Koulibaly a rischio autorete, ha una mediana da rettificare. Fabiàn, che ha offerto l’assist per l’undicesimo gol di Milik, è un mediano di valore.

Zielinski a sinistra è simmetrico nel suo pregio. Al centro del terzetto Lobotka è più tecnico ma meno risoluto di Demme. Ognuno merita il posto, tutt’e tre denotano l’assenza di almeno un incontrista come l’Allan dei bei tempi. Contro le difese a 3 e i due esterni che danno ampiezza nella fase difensiva e prontezza nella ripartenza il filtro manca con un Callejòn contemplativo. Per fortuna che c’è il nuovo Politano, bisogna inventare qualcosa per proteggere meglio la difesa. Il ritorno al 4-4-2 può essere un’idea?

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