Non c’è intesa tra Lega e Aic: l’ipotesi è un taglio tra il 10 e il 20% dei compensi annui, spunta una nuova data per ripartire

03.04.2020
13:20
Redazione

News calcio, c'è una nuova data per far ripartire il sistema calcio ma non c'è accordo sul taglio stipendi in Lega

Ultimissime calcio - Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora ha incontrato la Figc per mettere a punto il piano ripartenza. Spadafora ha confermato che nei prossimi dieci giorni sarà «chiesto un ulteriore sacrificio agli atleti: abbiamo vietato ogni tipo di allenamento». Prima però aveva annunciato di pensare a «un piano straordinario per le iniziative che devono partire da maggio».

Come riporta Il Corriere della Sera:

"In sostanza se dopo il 13 aprile non ci saranno nuovi decreti restrittivi si potrà ricominciare ad allenarsi a gruppi, per poi riprendere entro fine mese a pieno regime. Con questo calendario, secondo Spadafora e il presidente della Figc, Gabriele Gravina, si potrebbe tornare in campo a porte chiuse nel weekend del 24 maggio, in tempo per terminare i campionati, ovviamente a luglio inoltrato. Si parla anche della possibilità di tenere i calciatori in un maxi ritiro senza fine, farli uscire per giocare e sottoporli a tampone una volta rientrati. I giocatori però vogliono garanzie, ma pure all’interno della stessa Lega resta ampia la spaccatura tra i club decisi a terminare la stagione e chi invece vorrebbe fermarsi. Deciderà il Consiglio federale, non altri. Non c’è accordo neppure sul taglio degli stipendi. Oggi è in programma un nuovo incontro tra Lega e Aic per discuterne. I club vorrebbero sospendere i pagamenti per quattro mesi, i giocatori limitarsi a uno. Nessuno è disposto a cedere, impensabile in queste condizioni trovare un’intesa. Per questo le società cercheranno una soluzione interna con i propri tesserati. Due strade per le società di serie A. La prima, se si tornerà in campo a porte chiuse, è di un taglio del 10 per cento sullo stipendio annuo dei calciatori. Se fosse impossibile riprendere, la sforbiciata dovrebbe attestarsi sul 20 per cento".

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