
Ostruzionismi e trappole, nessuna distrazione: vincere a Benevento per restare in testa sfruttando una grande qualità
Il Napoli va in scena a Benevento questa sera: vincere è il diktat per restare in testa
La sindrome da accerchiamento di cui soffre (o lascia credere?) il presidente De Laurentiis non sfiora nemmeno di striscio il Napoli squadra. «Siamo molto forti, pure senza rinforzi», quel disincanto mostrato da Callejon è rappresentativo di uno spogliatoio che sa di poter superare le difficoltà, grazie ad una qualità su tutte: la compattezza. Un gruppo che riesce a restare in testa alla classifica per 20 giornate (su 22) nonostante le avversità fisiche (i ko di Milik e Ghoulam) e di rendimento (i lunghi digiuni di Hamsik e Mertens) può continuare in questo procedere virtuoso, senza lasciarsi distrarre da ostruzionismi di mercato e trappole di calendario. Bisogna vincere, stop, così da scalfire poco alla volta la resistenza di chi insegue e, finora, non molla. Si va avanti senza troppi rimpianti dal mercato di riparazione e con quelli che hanno permesso di tagliare traguardi irripetibili. I titolarissimi, insomma, a cominciare dal solito terzetto offensivo, Callejon-Mertens-Insigne, che non vanno bersaglio nella stessa partita dalla sfida d’andata del San Paolo. Ed è stata l’unica volta finora. Stasera al Vigorito il Napoli vorrà spegnere le residue velleità di salvezza del Benevento e lo farà anche grazie alla spinta dei cinquemila tifosi previsti allo stadio sannita, molti dei quali hanno accolto gli azzurri ieri sera nel ritiro di Telese. Lo riporta Tuttosport.