Pisacane, il guerriero che ce l’ha fatta. La mamma: "Forza Fabio, è un grande uomo che ha realizzato il suo sogno"
Quella di Fabio Pisacane, difensore napoletano del Cagliari, è una storia particolare. È il percorso di un guerriero, che dalle partitelle tra i vicoli dei Quartieri Spagnoli ha scalato tutti i gradini del calcio fino a conquistare la serie A. E soprattutto dopo aver vinto fuori dal campo la battaglia più grande, contro la sindrome di Guillain-Barré, una malattia rara che distrugge i nervi e che a 15 anni lo ridusse in fin di vita. Tre mesi di calvario, poi la miracolosa guarigione. Così speciale sarà la sfida contro il Napoli. Domani papà Andrea, mamma Assunta e i fratelli Dino, Rosanna e Gianluca e gli amici di Fabio saranno incollati alla tv. Ai tavolini del «PisaDog» il wine-bar di famiglia nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Ai microfoni del Corriere del Mezzogiorno: «È un ritrovo per ragazzi e turisti. Fabio non l’ha mai dimenticato e quando può è sempre qui. La partita di domani? Tifo Napoli, il cuore è diviso a metà», spiega Dino, il fratello maggiore di Fabio. «Ricordo quando giocava con me per strada con i ragazzi più grandi, già ci sapeva fare – racconta - All’inizio era attaccante, il suo mito era Batistuta e per questo ama il Boca Juniors. Faceva gol a grappoli, poi lo spostarono in difesa». «Spero in un pareggio», dice papà Andrea. Mamma Assunta: «Mi auguro di vedere una bella partita». «Io dico solo “Forza Fabio”, è un grande uomo e la nostra più grande soddisfazione è vedere che ha realizzato il suo sogno», aggiunge la sorella Rosanna. Al bancone c’è Raffaele Esposito, un amico d’infanzia di Fabio. Sulle pareti le date delle partite importanti e una scritta «Ambasciatore Fifa nel mondo… per la legalità» che ricorda quando ai tempi del Lumezzane denunciò un tentativo di truccare una partita. Un libro in uscita a breve racconterà la sua vita. Sarà distribuito gratis ai ragazzi delle scuole calcio. Scopriranno la storia di Fabio, il guerriero che ce l’ha fatta.