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Razzismo negli stadi, il problema è la privacy! E adesso la Svezia attacca l'Italia

14.10.2021
09:10
Redazione

Il Mattino riporta il caso razzismo in Italia-Svezia, la FIGC smentisce e ragiona su come escludere i tifosi razzisti dagli stadi: il problema è legato alla disciplina sulla privacy

Notizie Napoli calcio. Sulle pagine dell'edizione di oggi del quotidiano "Il Mattino" di Napoli si torna a parlare del razzismo nel calcio. Ma stavolta l'elemento scatenante non è il comportamento scorretto di un tifoso sugli spalti, bensì la frase pronunciata da un giocatore della Nazionale italiana Under-21 in una partita contro la Svezia valida per le qualificazioni ai Mondiali di categoria. Stando alle notizie riportate, un giocatore italiano avrebbe proferito frasi razziste ai danni del giovane Anthony Elanga, giocatore svedese di origini camerunensi, che gioca nel Manchester United.

Italia-Svezia, caso di razzismo

Italia Svezia under 21

La FIGC per il momento ha totalmente smentito la vicenda. La palla adesso passa agli arbitri, che dovranno spiegare tutto nel consueto referto post-partita. Secondo la federazione italiana di calcio, le immagini televisive registrate a Rai 2 sarebbero la prova che non c'è stato alcun episodio di razzismo, ma solo la richiesta dei giocatori italiani a riprendere presto il gioco dopo un gol della Svezia. 

Razzisti negli stadi

Nel frattempo, si continua a discutere di come risolvere la questione dei tifosi razzisti negli stadi italiani. Sarebbe emerso un problema relativo alla privacy, come scrive Il Mattino: "Bisogna studiare come una società possa comunicare alle altre i dati dell’eventuale razzista da sanzionare senza violare i diritti alla privacy della persona in questione. Un provvedimento preso da subito è quello di una comunicazione univoca e condivisa da parte di tutti i 20 club di A nel caso di un episodio razzista".

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