Repubblica - L'ItalNapoli che fa sognare mette nel mirino la Spagna: mai una Nazionale italiana così tanto napoletana

06.07.2021
09:40
Redazione

Verso italia-spagna

Ultimissime calcio NapoliÈ il gran giorno di Italia-Spagna e l’attesa per la semifinale degli Europei è molto sentita soprattutto a Napoli, perché poche volte si è vista nella storia una Nazionale dall’anima così meridionale e nello specifico partenopea, non solo dal punto di vista anagrafico. L’azzurro era infatti già una seconda pelle per tanti dei protagonisti in campo e per il ct Mancini è stato dunque ancora più facile far crescere un gruppo dalle radici robuste, il cui leader tecnico è stato ormai identificato in Lorenzo Insigne.

L'edizione odierna di Repubblica Napoli racconta la situazione:

Il numero 10 sulle spalle sta a pennello al talentuoso attaccante di Frattamaggiore, che a 30 anni compiuti è finalmente a un passo dalla sua definitiva consacrazione internazionale, sulla scia di una stagione da record in cui era riuscito a consacrarsi pure come profeta in patria (19 gol in Serie A e 11 assist) nella squadra della sua città, con la fascia di capitano. È il miglior Insigne di sempre e anche per questo stasera i tifosi del Napoli se lo mangeranno con gli occhi, davanti alla tv. Ma il tifo sarà alle stelle pure per molti altri azzurri.

A Castellammare di Stabia sono pronti a stropicciarsi gli occhi per le parate di Gigio Donnarumma, che è stato finora sicuramente il miglior portiere degli Europei: un gigante quasi insuperabile.

A Torre Annunziata si aspettano invece il riscatto del loro illustre concittadino Ciro Immobile, reduce dalla prestazione un po’ sotto tono contro il Belgio. Il ct Mancini gli confermerà però la fiducia e il centravanti farà di tutto per riscattarsi, ritrovando magari il gol perduto.

Poi ci sono i "napoletani" di adozione. Il terzino Giovanni Di Lorenzo, che dopo essersi affermato al Maradona sta esplodendo a livelli ancora più alti, meritandosi il posto da titolare in Nazionale. Meglio di lui parla però il dialetto Jorginho, il regista delle stagioni magiche di Sarri, che in riva al Golfo ha lasciato il cuore ( dopo la cessione al Chelsea) e continua a comportarsi come uno scugnizzo, nonostante siano passate tre stagioni dal suo doloroso addio.

Per cinque-undicesimi è una Nazionale targata Napoli (con l’aggiunta del portiere Meret, rimasto finora in panchina) e all’anima molto meridionale del gruppo contribuisce anche l’abruzzese Verratti, che De Laurentiis provò invano ad acquistare prima della sua esplosione nel Paris Saint Germain. Insigne, Donnarumma, Immobile, Di Lorenzo e Jorginho hanno invece una spiccata indole partenopea e con la loro allegria hanno contagiato pure il resto del gruppo. Ormai nello spogliatoio si cantano solamente le canzoni dei neomelodici e tra uno scherzo e l’altro la vigilia della super sfida di stasera con la Spagna è scivolata via in maniera tutto sommato leggera, a dispetto della grande importanza della posta in palio: la finale degli Europei. L’ItalNapoli la vede da vicino e proverà a vincere un altro derby in famiglia, dopo quello contro il Belgio di Dries Mertens (operato ieri alla spalla, recupero in 3 settimane). Stavolta tra gli avversari ci sarà Fabian, l’altro azzurro in corsa nel torneo continentale".

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