Repubblica rivela: "Ecco il motivo per cui ci sarà la conferenza di domani"

27.05.2015
09:50
Redazione

Lo stadio a destra, lo stadio San Paolo: domenica teatro della sfida alla Lazio A sinistra, Aurelio De Laurentiis e Rafa Benitez spalla a spalla: De Laurentiis e Benitez (che terrano domani una conferenza congiunta per dare la carica all’ambiente), i giocatori e tifosi, uniti e dalla stessa parte almeno per gli ultimi 90’ del campionato, dopo mesi di divergenze e alta tensione, che non hanno agevolato il cammino traballante del Napoli. È stata una stagione infinita e logorante, dentro e fuori dal campo: in un clima spesso da tutti contro tutti e avvelenato dall’inizio dalle polemiche. L’unica parentesi di serenità, breve ed effimera, l’ha regalata agli azzurri il trionfo nella Supercoppa Italiana, in Qatar. Mai un momento di pace, per il resto: dal catastrofico debutto di metà agosto contro il Bilbao alla sconfitta di sabato scorso con la Juventus a Torino, che pareva aver messo una pietra tombale pure sulle residue ambizioni di società e squadra.
Invece la sorte ha regalato al Napoli un’altra chance, dopo le montagne russe di 58 gare ufficiali (coppe comprese) e l’amarezza bruciante patita nell’Europa League, che si conclude stasera con la finale tra Dnipro e Siviglia. Doveva e poteva esserci il gruppo di Benitez, a Varsavia. Ma è già tanto, per come si era messa, che gli azzurri abbiano ancora la possibilità di salvare la loro stagione domenica notte al San Paolo (20.45), nello spareggio per la Champions contro la Lazio. Non resta dunque che mettere da parte le polemiche e rinviare di qualche giorno i bilanci, nella speranza che alla fine i conti possano sia pure in modo parziale tornare.
De Laurentiis, in città per un impegno legato alla campagna elettorale, è sceso in campo di persona per stemperare le tensioni. «Comunque vada domenica, queste sono state due stagioni importanti e di crescita, per il Napoli. E io non rinnego nulla », ha detto il numero uno azzurro, stendendo la mano a Benitez (“Commenterò il suo passaggio al Real Madrid quando ci sarà l’annuncio ufficiale”) e rimettendosi alle decisioni della squadra sul ritiro alla vigilia della Lazio. «Se i giocatori hanno deciso di andarci da venerdì mattina, per me va benissimo». I giorni della separazione in casa con il settore tecnico sono alle spalle. Il presidente ha ritrovato la carica e guarda avanti su tutti i fronti. «Sulla questione stadio mi sono rotto le scatole, aspettando i finanziamenti dello stadio: a un certo punto ho detto che ci metto 30 milioni miei e basta». Chissà che le novità annunciate ieri (“ Tra un giorno e mezzo ci sarà una sorpresa molto importante”) non riguardino il ritorno di Reina o proprio il San Paolo, che intanto dovrà fare la sua parte nella sfida dell’anno. «Spero che ci siano tanti tifosi al nostro fianco».
L’appello di De Laurentiis sarà sicuramente raccolto. Già durante la giornata di ieri, infatti, ci sone state lunghe file ai botteghini, con 20 mila biglietti venduti in poche ore per la partitissima contro la Lazio. Tira aria da tutto esaurito, al San Paolo: nonostante la chiusura del settore ospiti per motivi di ordine pubblico. Rimepirlo di bambini, come aveva fatto la Juventus sabato scorso, potrebbe essere una buona idea. Ma in ogni caso sarà uno stadio interamente colorato d’azzurro e pronto a spingere il Napoli verso una vittoria dal peso specifico molto speciale, per presente e futuro.
Il ritorno in Champions può cambiare la vita del club azzurro (con 40 milioni di entrate in più) e pure di tanti dei protagonisti di questa enigmatica stagione. Non di Benitez, sul punto di andare via in ogni caso. Ma sicuramente di molti giocatori, in bilico tra conferma e addio: su tutti Higuain e Callejon. Ieri la squadra si è allenata a Castel Volturno, in mattinata. Confermato dopo la riunione nello spogliatoio il ritiro anticipato, da domani o venerdì: stavolta tutti d’accordo, allineati e coperti.

Fonte : Repubblica
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