RETROSCENA - Ecco quando si ruppe il rapporto De Laurentiis-Higuain. L'errore dal dischetto contro la Lazio...

29.07.2016
10:30
Redazione

Fosse stata un’esigenza esclusivamente economica, Gonzalo Higuain avrebbe accettato l’offerta indecente dei cinesi dell’Hebei. L’ambizione del centravanti argentino, autore di 36 gol nell’ultima stagione con il Napoli, è invece quella di vincere. Ne avrebbe segnati volentieri 10 in meno, ma a casa avrebbe voluto portare un trofeo. Il Napoli, dal suo punto di vista, non glielo avrebbe più garantito. A 28 anni, nel calcio, si fanno scelte di vita. Le ultime, probabilmente. Con la Juventus non è stato amore all’improvviso, il club della famiglia Agnelli aveva provato a prenderlo prima del Napoli. Al tempo, tre anni fa, lo sforzo economico lo aveva fatto però De Laurentiis e il Pipita, convinto anche da Rafa Benitez, aveva sposato il progetto. Ecco, il punto. Il programma di vittorie che il presidente azzurro gli aveva assicurato e che poi ha ridimensionato. Queste le ragioni di Higuain, che sottendono alle stilettate inviate ieri al suo ex datore di lavoro.

Quando, due anni fa, il Pipita aveva sbagliato il rigore contro la Lazio in campionato che costò il terzo posto e i preliminari di Champions, De Laurentiis non fu morbido. Né con lui, né con la sua famiglia. Che si sentì nel mirino della tifoseria arrabbiata. Senza alcuna tutela. Raccontava Nicolas, fratello e agente del giocatore, qualche settimana fa: «Fummo aggrediti all’esterno del San Paolo, e avemmo paura. La società non si curò di noi. Neanche una telefonata». Il rapporto con De Laurentiis iniziò a evidenziare le prime crepe, tant’è che il Pipita la scorsa estate era arrivato in ritiro a Dimaro con il broncio. Fu Sarri a convincerlo, a restituirgli sorrisi e gol.

Poi una stagione da incorniciare: a gennaio il Napoli fu campione d’inverno, Nicolas chiese al presidente in che modo avrebbe rinforzato la squadra. «Promise giocatori all’altezza che non arrivarono». Montava l’insofferenza di Gonzalo, e quando per 4 domeniche mancò l’appuntamento con il gol, De Laurentiis giustificò il suo campione con una battuta: «È un po’ in sovrappeso». Lo disse ridendo, ma quelle parole rappresentarono per Higuain la classica goccia di troppo. Il pagamento della clausola di 90 milioni era l’unico modo per andar via. Alla cena di fine stagione Higuain regalò allo staff tecnico e a quello medico una sua maglia autografata. Quello fu il congedo. Poi è arrivata la Juve mentre a Napoli, ieri, è sbarcato Milik.

Fonte : Corriere della Sera
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