Mourinho 'stravedeva' per Callejon? Ma no, lo faceva giocare solo per mortificare Di Maria!

11.03.2014
13:10
Fabio Cannavo

Fu presentato in una bella giornata di luglio. Erano tutti in montagna, tra le Dolomiti, in quel di Dimaro. Gli fu data la casacca della stagione precedente (le nuove maglie non erano ancora pronte) e José Callejon si mise in posa con la divisa blu del Napoli. «Sono qui per fare tanti gol, per essere decisivo». C’era chi sorrideva, chi era, perfino, già diffidente. E in effetti in pochi avevano capito che giocatore potesse essere quello spagnolo un po’ belloccio e così sicuro di sé. Un attaccante? Un centrocampista offensivo? Ma sì, una via di mezzo. Una specie di Hamsik, così non si sbaglia. Queste le definizioni che Callejon si era guadagnato nelle sue primissime giornate da giocatore del Napoli. Eppure lui lo aveva detto che era un attaccante, anche se l’equivoco lo ha generato Josè Mourinho, che per due stagioni al Real Madrid lo ha utilizzato da attaccante esterno (e a volte anche da terzino), confondendone un po’ il ruolo. Per Rafa Benitez, invece, non ci sono mai stati dubbi: José Callejon è un attaccante puro. Una seconda punta, ma che può anche fare l’attaccante centrale, il cosiddetto “falso nueve” che tanto sta andando di moda ultimamente. Però la duttilità di Callejon si dimostra anche nell’esperienza napoletana, visto che gioca anche come attaccante esterno. Mai pensare che fosse arrivato come un centrocampista offensivo, e nemmeno come un alter ego di Marek Hamsik. E fu chiarissimo quando lo spagnolo si prese la maglia numero 7, quella che poche settimane prima era sulle spalle di Edinson Cavani. Ma come, il re dei gol, con le sue 104 marcature in tre stagioni, lasciava la sua maglia a un “centrocampista offensivo”? «Guardate che Callejon può segnare tra i 15 e i 20 gol». Parole di Rafa Benitez, che quando parlò dell’acquisto tanto desiderato non ebbe paura di sfidare gli scettici. E invece avevano ragione entrambi, alla faccia di Mourinho e le velleità da terzino. Vero è che lo “Special One” utilizzava Callejon per mortificare Di Maria e metterlo in panchina, ma la vena giusta dello spagnolo è quella dell’attaccante. Alla sua prima annata a Napoli l’ex madrileno è già arrivato a quota 15 gol complessivi. Dieci in campionato (doppia cifra come Higuain), poi tre in Coppa Italia e due in Champions League, aspettando la rete in Europa League (e giovedì si gioca a Oporto). Numeri impressionanti, ma che non hanno colpito né il diretto interessato, e nemmeno Benitez, che era convinto che Callejon potesse fare bene da subito. Alla fine, tra Mourinho e Benitez aveva ragione Rafa: nelle ultime due stagioni al Real Madrid, complessivamente, Callejon di gol ne aveva segnati soltanto otto, anche se ovviamente non era titolare. E poco dopo il giro di boa l’obiettivo di Callejon e continuare ad onorare la maglia numero 7 (non che ci sia nostalgia di Cavani) e raggiungere quota 20.

Fonte : di Giovanni Scotto per Il Roma
Notizie Calcio Napoli