Sacchi: "Aver mandato Sarri a lavorare in Inghilterra è un peccato che al nostro calcio non mi sento di perdonare"

20.04.2019
12:15
Redazione

Arrigo Sacchi ha rilasciato un'intervista all'edizione odierna del Corriere dello Sport.

Non ci sono maestri di calcio bravi in Italia?
"Almeno cinque o sei, solo in Serie A. Butto lì Gasperini e Di Francesco, ma non mi metto a nominarli tutti. Di Francesco non ha avuto la possibilità di portare avanti il suo insegnamento, a Roma. Non mi meraviglia. Qualsiasi tentativo di cambiare le cose deve partire dai club. A Milano guardavo la gente per strada, cercando di capire dove fossi finito. Vedevo come si muovevano gli ottantenni e pensavo: questi hanno il pressing nel Dna. Alcune società e alcuni luoghi per storia ed esperienze sono più pronti di altri a rinnovarsi. Però la pazienza manca a tutti".
 
Anche Klopp e Pochettino senza successi avrebbero problemi in Italia. O no?
"L’ambizione in un club è il carburante. Ti manda lontano, a tappe forzate. Però deve essere ambizione sana. Aver mandato Sarri a lavorare in Inghilterra è un peccato che al nostro calcio non mi sento di perdonare".

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