
Repubblica - Convenzione Napoli-Comune per il San Paolo, i revisori dicono 'no'. De Laurentiis ha ancora un debito di 3.4 mln da estinguere
I revisori hanno detto 'no' all'ipotesi convenzione per il San Paolo con la SSC Napoli. De Laurentiis ha ancora un debito di 3 milioni e 400mila euro
Come riporta l'edizione odierna di Repubblica, questa convenzione non s’ha da fare. Sull’accordo tra Comune e Calcio Napoli per la concessione dello stadio San Paolo arriva la stangata dei revisori dei conti di Palazzo San Giacomo. Parere “non favorevole” alla delibera approvata in giunta in attesa di passare al vaglio del consiglio comunale. Succede nei giorni in cui l’impianto di Fuorigrotta, dopo il restyling a tempo di record, si è trasformato nel palcoscenico per l’Universiade. È una storia che viene da lontano, con la vecchia convenzione tra il municipio e il patron Aurelio De Laurentiis scaduta nella stagione 2015. Quattro anni di polemiche, parole al vetriolo, diffide e minacce di decreti ingiuntivi: il Napoli che non paga il canone, ma avanza pretese su vecchi lavori eseguiti allo stadio al posto del Comune. Fino a raggiungere un nuovo schema di intesa: accordo di 5 anni, rinnovabili per altri 5, a 835 mila euro l’anno. Sembra fatta, con l’atto votato in giunta il 6 giugno. Ma i revisori non ci stanno e scrivono: « La convenzione dovrà essere firmata, previa definizione dei rapporti pregressi tra Calcio Napoli e Comune».
Di fatto De Laurentiis deve ancora 3,4 milioni di euro relativi alle stagioni 2016/ 2017 e 2017/ 2018. Non è tutto. Per il collegio dei revisori, ormai scaduto, «devono essere considerati tutti i costi che il Comune sostiene, compresi i costi di ammortamento, del servizio Nettezza urbana, di polizia municipale e di altri costi connessi all’utilizzo dell’impianto da parte della società Napoli». Ancora: «Bisogna regolamentare la gestione dell’imposta sulla pubblicità e degli spazi relativi al servizio di ristorazione e buvette».

Insomma, il rischio paventato dagli addetti al controllo dei conti è che si conceda lo stadio a un prezzo « vantaggioso per il Napoli ». Perché - si legge nel parere contabile - «le onerose pattuizioni della convenzione possono compromettere non solo le altre funzioni sociali che il Comune è tenuto ad assolvere ma possono determinare anche riflessi negativi sugli equilibri economico finanziari dell’ente » . Per questo - spiegano i revisori - « bisogna aver riguardo al valore dell’immobile e dei relativi diritti di concessione, tenendo conto anche dell’investimento effettuato in occasione dell’Universiade di 20 milioni di euro per il miglioramento dell’impianto». Intanto ieri si è sciolta la seduta del consiglio comunale che doveva nominare proprio il nuovo collegio di revisione contabile. Troppe assenze tra le file della maggioranza. Il movimento Cinque stelle scrive al prefetto « perché assuma tutte le iniziative previste per legge per superare questa drammatica situazione amministrativa. Senza revisori non si possono assumere iniziative che comportano impegni di spesa». Tutti i capigruppo delle opposizioni attaccano: « Maggioranza allo sbando. Siamo venuti a conoscenza di strane interlocuzioni tra i rappresentanti della maggioranza e il nuovo collegio, non ancora in carica. Forse qualcosa è andato storto o mal digerivano la nostra battaglia contro l’aumento dei compensi dei revisori » . Maggioranza che perde i numeri in consiglio, mentre il sindaco vola in trasferta. Nei giorni in cui la città ospita i giochi universitari, de Magistris fa tappa prima a Ginevra come relatore al convegno “Migration Policy” organizzato dall’associazione internazionale dei Giuristi democratici delle Nazioni unite, insieme a Luca Casarini, già leader del movimento no-global. E ieri a Milano con il sindaco Beppe Sala per rinsaldare i rapporti tra le due città e in vista – chissà - di future alleanze elettorali in quella terra di mezzo tra il Pd e la Sinistra.