
Saviano: "Ho pensato al suicidio! Vivo continue crisi di panico, impossibile stare senza gocce"
Lo scrittore napoletano Roberto Saviano ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera. Tra le altre cose, ha parlato delle sue crisi di panico e ha confessato di aver pensato anche al suicidio.
Ha crisi di panico? "Continue. Impossibile stare senza gocce. Le 5 del mattino sono il momento più difficile della giornata. Non respiri. Ti chiedi: e adesso? Dove vado? Mi sento schiacciato tra due forze. Una per cui rischio la vita; l’altra per cui non sono morto, e quindi è tutta una messinscena. La frase più stupida che sento è: “Se davvero volevano ucciderlo, l’avrebbero già fatto”. Da qui il pensiero ricorrente: la mia vita non finirà bene. Se non mi fanno del male, mi farò del male".
Ha pensato al suicidio? "Sì. Come diceva Majakovskij: mi chiedo se non sarebbe meglio mettere il punto di una pallottola alla mia fine. Quante volte ho pensato: basta, la chiudo qui. Avevo anche deciso. La risposta del mio corpo fu una scarica di nervi. E sono crollato. Mi ero messo davanti allo specchio. E capii che la soluzione non era quella. Quando vivi tra caserme e armi, come me, puoi misurare davvero cosa significa impugnare una pistola e rivolgerla contro te stesso. Non l’ho fatto, ma da allora mi ripeto: da questa storia non ne esci".