Sconcerti: "Sarri un estremo a cui piace stupire, cerca di trasformare tutto in una provocazione. Allegri allenerà probabilmente anche il Napoli un giorno"
Mario Sconcerti, editorialista del Corriere della Sera e opinionista SKY, analizza sulle pagine del quotidiano nazionale la sfida tra Napoli e Juventus e, più in particolare, quella tra i due allenatore: "Sarri e Allegri sono due toscani opposti. Allegri è sempre dentro la partita, cerca di gestirla. Sarri ha quasi chiuso il suo compito al fischio d’inizio. Sarri è un maestro con tratti quasi religiosi. [...] Sarri è un uomo abbastanza estremo, è convinto che la verità sia netta quindi stupisca sempre. E a lui piace stupire, così cerca di trasformare tutto in una provocazione. Dice di non interessarsi mai di mercato, come non fosse un suo dovere farlo. [...] Allegri è un toscano di scoglio, orizzonti larghi ma diffidenza. Sarri è un frate furbo, insegna agli altri e vive se stesso un po’ all’ingrosso. Allegri ha giocato molto a calcio, Sarri no. Per questo Sarri ha una visione intransigente, ha costruito da solo le sue regole e non possono essere sbagliate. Allegri è invece un teorico sincero di quel che serve, tutto si crea e soprattutto si trasforma. Entrambi sono dei normalizzatori. Allegri semplifica perché credo che nel fondo non stimi molto i giocatori. Sarri cerca la semplicità come fosse il blu di Picasso. [...] Allegri in sostanza è un tecnico universale, allenerà probabilmente anche il Napoli un giorno. Non credo che Sarri allenerà la Juve. È rigoroso e solitario. Mentre la Juve non può che essere un orizzonte flessibile"