
Repubblica - Serie A: le medio-piccole chiedono la sospensione del campionato, il motivo
Le ultime sulla Serie A e la sospensione del campionato italiano. Perché adesso sono i club a chiedere di fermare la Serie A dopo che il Governo ha chiesto una Serie A a porte chiuse
Le ultime sulla Serie A e la sospensione del campionato italiano. Perché adesso sono i club a chiedere di fermare la Serie A dopo che il Governo ha chiesto una Serie A a porte chiuse ad interim.
Serie A: le squadre chiedono la sospensione del campionato
Repubblica dà gli ultimi aggionramenti sullo stop al campionato di Serie A e la sospensione chiesta dalle squadre italiane.
Tutto ciò ha imposto la nuova stretta. Ma quando il presidente Dal Pino ha riferito la questione ieri all’assemblea di Lega, gli animi si sono incendiati. «Siamo il settore che ha ricevuto meno ristori e ora vogliono toglierci anche i soldi degli stadi?», diceva qualcuno.
Addirittura, tra le medio-piccole del campionato inizia a serpeggiare un’idea: «A questo punto è meglio fermare il campionato di Serie A, per non perdere il pubblico».
In realtà, una pessima idea: perché da contratto, se fosse la Lega stessa a decidere lo stop, e senza poter già riprogrammare in data certa le partite, si rischierebbe di perdere una rata dei soldi delle tv, Dazn e Sky. Altro che gli incassi dei biglietti.
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Serie A a porte chiuse: la decisione del Governo
l braccio di ferro è iniziato con una telefonata. Quando il premier Mario Draghi ha chiamato il numero uno della Federcalcio Gabriele Gravina, per metterlo di fronte al bivio più difficile: bisogna chiudere gli stadi di Serie A, fatelo voi altrimenti dovremo farlo noi.
Per non fermare il campionato, ipotesi che renderebbe impossibile riprogrammare tutte le partite, con un calendario già stressatissimo, bisogna svuotare gli impianti. Finirà per disporlo il governo, obbligando a un limite massimo di 5 mila presenze: l’immagine di tifosi senza mascherina, che non rispettano il distanziamento, mentre gli ospedali non sanno dove ricoverare i malati, infastidisce non poco. E mercoledì è in programma la Supercoppa tra Inter e Juventus, che promette di portare a San Siro circa 35 mila persone: il veicolo migliore per far circolare sugli schermi di tutta Europa un’immagine sbagliata dell’Italia.