
Severgnini: "Napoli come Varsavia, auto con targhe polacche quasi ovunque. Vuol dire che multe e verbali non arrivano a destinazione"
Severgnini racconta la sua esperienza a Napoli.
"Scendo dal treno e temo un’allucinazione: credo di essere a Napoli e, invece, sono arrivato a Varsavia". Beppe Severgnini, nella sua rubrica Italians per il Corriere della Sera, racconta la sua esperienza recente nella città partenopea.
Severgnini, Napoli come Varsavia
"Scendo dal treno e temo un’allucinazione: credo di essere a Napoli e, invece, sono arrivato a Varsavia. Eppure quello giù in fondo è il Vesuvio, e il mio amico Franco guida lo scooter come un napoletano. Targhe polacche (PL) ovunque: auto, furgoni, moto, motorini. Insieme a targhe bulgare (BG) e della Repubblica Ceca (CK). Leggo che sono intestate a società di leasing con sedi legali spesso sconosciute negli stessi Paesi che rilasciano la targa. Cosa vuol dire? Vuol dire che multe e verbali non arrivano a destinazione, e le coperture assicurative sono a dir poco improbabili. Domanda per il sindaco e il prefetto di Napoli (in copia il ministero dei Trasporti): intervenire, proprio no?"