
Sneijder: "Gattuso ha conservato la sua mentalità vincente. San Paolo vuoto? Atmosfera diversa, è uno stadio pazzesco, con tifosi strepitosi"
News calcio, Sneijder parla di Napoli-Inter e del su passato
Ultime calcio - Dieci anni fa, con la maglia dell'Inter, Wesley Sneijder metteva il marchio sul Triplete nerazzurro e per poco non centrava anche la vittoria al Mondiale sudafricano con la sua Olanda, sconfitta dalla Spagna in finale. Ha parlato ai microfoni de Il Mattino:
Sabato la grande sfida tra Napoli e Inter che vale la finale di Coppa Italia.
«Spero che l'Inter passi il turno e conquisti la Coppa: credo che sia venuto il momento per tornare a vincere».
Dopo sette giorni ripartirà anche il campionato: e qui cosa si aspetta?
«Là c'è ben poco da fare: la Juventus continua ad essere nettamente favorita per il titolo. Ha la squadra più forte e cresce di stagione in stagione. Anche quando pensi che il loro ciclo sia finito, riescono a pescare il giocatore nuovo che fa la differenza e trovano stimoli giusti per continuare a vincere».
Gattuso, l'allenatore del Napoli, è stato suo avversario nei derby al Meazza: quale impressione le fa da allenatore?
«Anche da tecnico ha conservato quella mentalità vincente che aveva in campo. Non ha deluso le aspettative ora che è in panchina. Grazie alla sua concentrazione e al suo approccio al lavoro, sono certo che potrà fare la differenza».
Gattuso in panchina, ma in campo chi le piace di questo Napoli?
«Mertens mi piace tantissimo. Lo conoscevo già da prima che arrivasse in Italia e sono sempre stato convinto che potesse fare benissimo a Napoli: guardate i gol, le prestazioni...».
Si giocherà in un San Paolo deserto: pensa che possa influire sul risultato?
«Sarà una partita diversa dal solito. Quell'atmosfera di Napoli me la ricordo bene. È uno stadio pazzesco, con tifosi strepitosi. Matti, in senso buono: che ricordi delle vigilie delle partite, con tanta gente davanti al nostro albergo».
Ha rinunciato a giocare?
«Almeno per ora, ma qualche offerta ancora arriva. Certo, se dovessi decidere di riprendere dovrei resettare tutto. Intanto mi tengo attivo con il vino del campioni di Fabio Cordella. Ha messo su una squadra da sogno con i più grandi campioni di ieri e di oggi come Zamorano, Roberto Carlos, Ronaldinho, Buffon. Un orgoglio far parte di questo team: non giochiamo a calcio, ma beviamo insieme. È divertente lo stesso».

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