
Stadio Maradona, braccio di ferro SSC Napoli-Comune! Il Consiglio attacca Manfredi: "ADL paghi tutto senza sconti"
Fitto stadio Maradona, prosegue il contenzioso tra il Comune e la SSC Napoli dopo che la commissione sport ha intimato a De Laurentiis di pagare tutti i canoni arretrati
Notizie Napoli calcio. La ruggine tra il Comune e la Ssc Napoli resta quella di sempre, nonostante manchi sempre meno all'inizio della stagione. A fare pressing sul sindaco Gaetano Manfredi, rispetto ai canoni delle ultime quattro stagioni agonistiche dovuti al Comune dal club azzurro è la sua maggioranza in Consiglio comunale: «De Laurentiis paghi gli affitti arretrati dello stadio e niente sconti».

Stadio Maradona, contenzioso Napoli-Comune
Come riportato da Il Mattino, l'ennesimo strappo è emerso ieri durante un sopralluogo della commissione Sport allo stadio Maradona. Queste le parole di Gennaro Esposito, presidente della Commissione:
«Ritengo assolutamente ingiustificato il comportamento del patron del Napoli che non paga il canone al Comune. La somma con gli importi dovuti fino a questa stagione ormai si aggira intorno ai 4 milioni di euro. Il sindaco, che tra l'altro ha la delega sullo stadio, ha il dovere di pretendere il pagamento a tutela degli interessi pubblici. Penso che proprio sullo stadio sia necessario dare un segno di discontinuità con la passata giunta, non possiamo tollerare un simile grave inadempimento quando poi dalle famiglie napoletane imponiamo un incremento dell'addizionale Irpef».
Come stanno le cose? Dal giorno in cui è andata in vigore la nuova convenzione per la gestione dello stadio, approvata dall'assemblea cittadina il 17 ottobre 2019 (il sindaco era Luigi de Magistris), la società ha versato ben poco rispetto al canone dovuto per l'utilizzo dell'impianto, che è di 1.019.201,27 euro all'anno. Questo ha portato il club a maturare un debito con il Comune, afferente a quota parte della stagione agonistica 2018-2019 e della stagione 2019-2020, e integralmente delle ultime due 2020-2021 e 2021-2022, pari a 3 milioni e 409mila euro. È scattata così nell'aprile del 2021 la diffida e la costituzione in mora della società. Il club dal canto suo ha chiesto di rinegoziare, alla luce del decreto Rilancio del 2020, il canone per le stagioni 2019-2020 (da marzo a giugno), e delle stagioni 20-21 e 21-22 poiché gli incassi da botteghino sono stati limitati dall'emergenza Covid. Ma non tutti sono d'accordo.