Statua Maradona, indagato per devastazione uno dei capi del progetto: si cerca di verificare i contatti tra il Palazzo e una 'certa' piazza

04.02.2021
09:50
Redazione

Monumento a Maradona

Napoli Calcio - Che ci fa un «soggetto violento, ben noto alle forze dell'ordine» accanto ad artisti, giornalisti, eroi dello sport. E per quale motivo qualcuno ha inserito il nome di un presunto teppista - che fa capo al gruppo Masseria della curva A - nella commissione che si occupa di gestire la creazione della statua di Maradona? Domande che assumono una particolare urgenza, nel giorno in cui l'inchiesta fa registrare un doppio colpo a sorpresa: la convocazione (come testi) degli assessori Eleonora De Majo e Ciro Borriello, ma anche il blitz della digos in casa dell'ultrà inserito tra i commissari del progetto statua.

Maradona

Come riporta Il Mattino:

"Ma andiamo con ordine, a partire proprio da quest'ultima circostanza: ieri mattina, è scattato il sequestro del telefonino cellulare di Gennaro Grosso, classe 1978, noto negli ambienti del tifo organizzato, ma anche alle forze dell'ordine. Un personaggio che da ieri ha scoperto di essere indagato anche per devastazione, in relazione agli scontri che si sono consumati lo scorso 23 ottobre in via Santa Lucia, nel corso di un corteo organizzato da commercianti per protestare contro il coprifuoco varato da Vincenzo De Luca. Un soggetto noto, che però siede accanto ai talenti della città, in una commissione istituita da Palazzo San Giacomo per dare a Napoli una statua degna dell'asso argentino. Chiara la strategia dell'indagine. Si punta a verificare i contatti tra il Palazzo e una certa piazza, tra gli esponenti di vertice del mondo amministrativo e soggetti ritenuti responsabili di gravissime vicende di cronaca".

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