Insigne in azione contro lo Shakhtar
Insigne in azione contro lo Shakhtar

Una corsa lunga 8 anni: da scugnizzo a bandiera del Napoli, il sogno realizzato di Insigne

23.11.2017
13:20
Redazione
Il suo super gol contro lo Shakhtar Donetsk (“Uno dei più belli in assuluto della mia carriera...”) potrebbe non bastare al Napoli per qualificarsi agli ottavi di finale di Champions League, ma resterà comunque un ricordo dolcissimo nella memoria di Lorenzo Insigne, che a 26 anni ha definitivamente completato il suo ambizioso salto di qualià. La strada è stata molto lunga e spesso in salita, come è scritto nel destino di chi ha l’ambizione di diventare profeta in patria.
 
Come ricorda La Repubblica: "In mezzo ci sono state le stagioni della crescita e dell’esilio, a Foggia e Pescara, ma sempre con il chiodo fisso di ritornare a casa. E quando c’è riuscito, meritando di rimettersi sulle spalle l’amata maglia azzurra, il ragazzo partito da Frattamaggiore ha dovuto fare i conti con lo scetticismo del San Paolo: storicamente più severo ed esigente con i giocatori di origini napoletane, ai quali viene fatto pesare insesorabilmente il doppio ogni errore, perfino quelli che per altri sarebbero veniali. Insigne è dovuto stare al gioco: ha accettato tutto pur di farsi a sua volta accettare, dimostrando di essere più forte perfino dei pregiudizi. Otto anni dopo il debutto Lorenzo da Frattamaggiore è diventato invece il più forte giocatore italiano e soprattutto la bandiera del suo Napoli, che sta trascinando sempre più in alto a suon di prodezze, anche per cancellare i brutti ricordi della Nazionale e di un Mondiale perso senza colpe".
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