
Vaccino AstraZeneca Napoli, si riparte domani con prof e agenti alla Stazione marittima
Vaccino a Napoli
Ultime calcio Napoli - L'edizione odierna di Repubblica riporta le ultime notizie in merito alla campagna vaccinale in Campania:
"Riprendere le convocazioni per tornare subito a vaccinare con Astra-Zeneca. È questa la direttiva della Regione alle Asl arrivata a poche ore dal via libera dell’Ema (l’agenzia europea per i medicinali) che ha confermato il favorevole rapporto beneficio- rischio del vaccino, escludendo una associazione con i casi di trombosi.
L’Aifa (l’Agenzia italiana del farmaco) provvederà a revocare il divieto dell’uso già a partire dalle 15 di oggi. Quindi AstraZeneca potrà tornare a essere utilizzato contro il Covid per insegnanti e forze dell’ordine, ma non tutte le aziende sanitarie potranno effettuare le convocazioni già per questa sera.
L’Asl Napoli 1 centro, ad esempio, riprenderà domani a utilizzare il siero della società anglo-svedese che verrà somministrato a personale scolastico, università e forze dell’ordine.
Oggi al Covid vaccine center della Mostra d’Oltremare saranno somministrate 2.000 prime dosi e 145 seconde dosi Pfizer agli ultraottantenni. Domani sono previste 120 seconde dosi agli anziani e 800 ai fragili e aprirà il centro vaccinale della Stazione marittima dove saranno convocati 800 appartenenti alle forze dell’ordine e al personale della scuola che avranno appunto AstraZeneca. Domenica sono previste 132 seconde dosi agli over 80 e 800 fragili alla Mostra d’Oltremare e 800 alla stazione marittima per "divise" e docenti. «Solo 800 nella Stazione Marittima perché sono i primi due giorni e dobbiamo osservare tempi e percorsi» fanno sapere dall’Asl. Poi tutta la campagna sarà riprogrammata a partire dall’inizio della prossima settimana anche in base alle forniture di fiale.
E sulla questione dei disabili e delle persone fragili sembra stemperarsi la polemica dei medici di famiglia. Luigi Sparano e Vincenzo Schiavo, Federazione italiana medici di medicina generale, dopo le accuse delle associazioni riportate ieri da " Repubblica", tornano così sulla questione: «I medici di famiglia chiamati a vaccinare stanno provvedendo a richiedere le fiale direttamente alle Asl. Saranno proprio i medici, quindi, a occuparsi di richiedere, ricevere e somministrare i vaccini. Ci sono, però, diversi livelli di partecipazione: potremo vaccinare nei nostri studi o nelle sedi aziendali ma, per ora, mancano i vaccini.
Questa è l’unica vera difficoltà ». Ma dal sindacato dei medici di famiglia aggiungono: «Solo i medici che non vaccineranno la popolazione avranno invece il compito di registrare le adesioni alla piattaforma ». Per quanto riguarda la registrazione delle grandi fragilità, Luigi Sparano e Vincenzo Schiavo aggiungono: «Parliamo di circa 50 pazienti per ciascun medico. Un numero molto ridotto di pazienti per il quale dovrà esserci da parte della Regione una definizione ad hoc. Questione che verrà affrontata, e si spera risolta, già martedì. Siamo stati presi d’assalto, con centinaia e centinaia di richieste da parte di pazienti giustamente confusi e preoccupati - concludono Sparano e Schiavo - la nostra speranza è quindi che la Regione possa lavorare con noi per risolvere presto questa questione, perché ora è il momento di portare avanti la campagna vaccinale, in alleanza con i cittadini e con le istituzioni»".