Volpecina: "Vi racconto di quando il Napoli non lasciava scappare i talenti campani al nord..."

09.04.2013
16:30
Luca Cirillo

Manca solo una settimana alla gara di ritorno della finale di Coppa Italia  tra  e Juventus. La redazione di IamNaples.it, nella vigilia di questa partita, vi porterà nei ricordi dei protagonisti sui successi del settore giovanile. Il viaggio comincia da Giuseppe , protagonista del primo scudetto azzurro con la rete dell’1-3 realizzata nella storica vittoria in casa della Juventus. Prima dello splendido trionfo dell’era Maradona,  aveva già conquistato dei successi a livello giovanile, in primis lo scudetto Primavera nel 1978-79, dopo la finale persa contro l’Inter nel 1977-78:


Il giovane Volpecina nel 1978 disputava la finale di . Che ricordo hai di quella doppia sfida contro l’Inter?

“Perdemmo sia in casa che in trasferta, fu una grande delusione perché, giunti in finale, naturalmente sognavamo di vincere. L’Inter era una corazzata, con un’età media più alta della nostra: noi eravamo tutti classe ’61, loro avevano anche un ’58 (Beppe Baresi) ed un ’59 (Odoacre Chierico)”


La stagione successiva, però, arrivò una grande vittoria: l’unico scudetto Primavera della storia del Napoli. Ci racconti le sensazioni di quel giorno?

“Mi ricordo la finale vinta contro il Torino e la grande gioia di tutti noi. Quella vittoria rappresenta il fulcro di uno splendido ciclo di un settore giovanile molto ben curato. Non dimentichiamo che qualche anno prima, nel 1975, il Napoli vinse anche la Viareggio Cup. Era un settore giovanile molto ben curato; quando abbiamo vinto il campionato Primavera, Mariolino Corso era il nostro allenatore ma anche il responsabile del settore giovanile, poi c’erano bravissimi tecnici come Sormani e De Lella”


Qual era la principale forza di quel vivaio? 

“Il Napoli non lasciava scappare al Nord i talenti campani e riusciva a portare nelle proprie giovanili anche ragazzi provenienti da altre regioni. Avevamo le strutture adatte: noi ci allenavamo a Soccavo, gli Allievi ad Agnano, qualche anno dopo nacque il centro di Marianella, completamente dedicato al settore giovanile. Nei pressi della sede del Napoli, a Via Crispi, c’era il convitto dove non venivano ospitati solo i ragazzi provenienti da fuori regione ma anche i campani, io di Caserta, ma anche altri miei compagni di Pozzuoli, Baia, Salerno”


Passiamo al presente: la Primavera di Saurini ha le carte in regola per aggiudicarsi la Coppa Italia di categoria?

“Assolutamente sì. Ero ad Aversa per la semifinale contro la Roma e gli azzurrini mi hanno ben impressionato. Ho visto una buona squadra guidata da un buon allenatore e sono convinto che può farcela”

Fonte : iamnaples.it
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