
Palmeri ipotizza: "Conte dovrà gestire il colpo De Bruyne, Lobotka verso l'esclusione?"
Nel suo editoriale per Sportitalia, Tancredi Palmeri parla così del Napoli di Conte:
"Partiamo da Conte. Con una premessa fondamentale, che vale per lui, la Juventus e l’Inter. Ovvero le tre che hanno sia obiettivo competere per lo scudetto, sia la campagna di Champions (a differenza del Milan esonerato). E cioè che con la prospettiva di circa 50 partite da giocare in stagione, il posto per giocare si trova per tutti, altro che storie, tra infortuni e rotazioni. E però l’idea di base del calcio da fare deve esserci, il canovaccio da dove partire, pena rischiare di creare incertezza nella squadra. L’anno scorso Conte fu flessibile non tanto negli uomini, avendo una formazione titolare da scudetto ma senza seconde scelte, ma più che altro nella disposizione tattica, smentendo chi lo accusava erroneamente di integralismo tattico. Quest’anno però ha un dubbio grosso, ma grosso da risolvere. Perché DeBruyne l’hai preso per farlo giocare, e nelle partite importanti partirà sempre e se il fisico lo assiste anche in quelle medie. E ovviamente McTominay non lo sposti, perché dove lo togli con tutto quello che di unico dà in qualità e sostanza. E però pare strano che Conte si metta a giocare con il trequartista, tanto più che se il belga è probabilmente il giocatore di maggior classe del campionato, tuttavia sembra difficile chiedergli di avere la freschezza atletica di chi sta tra le linee e semina i cagnacci che gli stanno addosso in una Serie A brava a strozzare l’estro – non a caso col trequartista puro non gioca praticamente più nessuno. E allora se c’è la difesa a 4, se c’è Lukaku, se c’è almeno un’ala che anzi il Napoli finalmente se ne sta rifornendo, e allora chi esce? Rimangono due posti per tre nomi: Lobotka, Anguissa, e una delle due ali, che sia Politano da un lato o Lang/Neres dall’altro. E infatti Conte sta provando il 4-4-2 con Politano fuori, perché del resto in campionato il Napoli fatica tanto a rinunciare all’equilibrio che regala Anguissa, soprattutto contro squadre che ti prendono in contropiede. Però se Politano riesce a fare le due fasi come l’anno scorso, è un asset che gli altri non hanno, e l’ala di sfondamento ti serve quando non riesci ad aprire le partite. Incredibile ma vero ma a sorpresa quello che potrebbe pagare dazio quando le cose si mettono male è Lobotka, perché con un creativo come DeBruyne un po’ più arretrato a un certo punto la coperta da qualche parte devi tirarla".