Castel di Sangro, Romito: "Che emozione parare il rigore a Younes. Milik? Avventura finita ma non voglio Napoli contro. Vi rivelo cosa mi ha detto Meret..." [VIDEO CN24]

30.08.2020
11:30
Redazione

News calcio Napoli, Romito, portiere del Castel di Sangro, ai microfoni di CalcioNapoli24

Ultime calcio Napoli - L'eroe di Castel di Sangro, colui che ha fatto esaltare i tifosi del Napoli pur non giocando con la maglia azzurra. Gabriel Romito, estremo difensore dei padroni di casa, si è reso protagonista di una serata speciale, mettendosi in mostra: fermando Milik più volte, parando un rigore a Younes col quale ha cominciato una vera e propria sfida. La redazione di CalcioNapoi24 l'ha raggiunto nel bar dove lavora e queste sono le sue dichiarazioni:

Romito

Romito, l'eroe del triangolare Napoli-Castel di Sangro-Aquila

"Eroe del triangolare con Napoli e Aquila? Una bella emozione, nell'arco di 48 ore mi sono ritrovato un giro nella testa che ancora non mi fa realizzare cosa è accaduto. Il calcio di adesso, quello che viviamo noi, ci porta a non essere ricchi, ma a farlo per passione. I tifosi ci hanno sostenuto, il Napoli ci ha fatto i complimenti. Come vive il calcio Castel di Sangro? Si vive in maniera non professionistica, tutti ci chiedono perchè non si fa calciomercato per far arrivare qualcuno di forte, ma noi siamo amici e cerchiamo di dare il nostro meglio in campionato. Giocatori del Napoli? A parte le strette di mano con tutti, ho parlato con Meret: è venuto da me, mi ha stretto la mano, regalato la maglia e mi ha detto 'sei grande, sei un gran portiere'. Un onore per me, c'è stato anche un battibecco con Younes ma alla fine ci siamo salutati senza problemi. I tifosi mi hanno incitato ma fischiato Milik? Spero non dipenda da me la sua partenza, non voglio Napoli contro (ride, ndr). Non so cosa accadrà ma sono contento di quello che è ho fatto. E' stato bellissimo. Rigore di Younes? E' stata un'emozione unica. I rigori sono una lotteria, il portiere se la gioca ma lo specialista è chi calcia. Mi sono detto, provo a far vedere chi sono e mi è andata bene. Si è realizzato quello che si doveva realizzare. Calcio giovanile fermo da marzo, come state vivendo la ripartenza? Fermandoci, abbiamo capito che c'è gente che lavora e questo sport lo fa per passione. Trovandosi in uno stop del genere, è scattato qualcosa nelle nostre teste. Siamo stati promossi, rientrando nelle prime tre e siamo approdati in Eccellenza. E' stata una vera botta, ma siamo pronti a ripartire".

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Fonte : dal nostro inviato, Ciro Novellino
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