BIDONI AZZURRI - 'Compagno di merenda di Vecchiola', nemmeno Auriemma gli trovò un soprannome..

20.06.2012
21:28
Fabio Cannavo

Ricordate Vecchiola? Il 'Bidone Azzurro' che arrivò a Napoli senza mai indossare la maglia partenopea. Ecco, il suo 'compagno di merenda', ai tempi del Napoli, era Davide Mezzanotti. Terzino destro, o all'occorrenza centrale difensivo, di Brescia e Pescara dal '93' al '98, dopodichè lo sbarco alle falde del Vesuvio. 'Mano nella mano' con Sebastiano Vecchiola, arrivò a Napoli per salvare gli azzurri dal baratro della retrocessione in Serie C. Correva l'anno 1999, durante la sessione invernale di mercato, Ferlaino e Juliano decisero di aggiungere una pedina 'importante' all'organico allenato da Renzo Ulivieri. Gli azzurri si aggiudicarono le prestazioni del' brillante' marcatore del Vicenza, la società lo strappò ai veneti a titolo definitivo.Forte fisicamente, di certo non era un esperto degli anticipi, il suo punto di forza era....era...vabbè adesso ci sfugge, infatti per questi motivi raggiunse un grado di incognita che solo pochi calciatori (vedi Vecchiola) hanno avuto la sfortuna di raggiungere. Juliano lo scelse per offrire a Ulivieri un'alternativa a Daniele Daino, titolare di fascia destra, ma il divario tra il giovane scuola Milan e l'ormai tramontato difensore era talmente ampio che il neo numero '20' del Napoli finì per diventare il 'boccone amaro' dell'annata 1998/99. Il suo passato non fu negativo, poco più che ventenne debuttò in A con la maglia del Torino, poi fu ceduto alla Pro Sesto in Serie C1, dove rimase per due stagioni attirando le attenzioni del Brescia. In Serie A si mise in evidenza con le 'Rondinelle' e rimase in Lombardia per tre campionati, poi il passaggio al Pescara in B e poi di nuovo nella massima serie col Vicenza. Vero è che la stagione 'marchiata' Polenghi non fu delle più esaltanti, ma l'apporto di Davide Mezzanotti al Napoli fu di poco conto. Solo cinque presenze in maglia azzurra, per giunta nemmeno da titolare, Ulivieri lo considerava l'uomo degli ultimi minuti, quello che inserisci di solito per perdere tempo nei finali di match. Se chiedete a Vincenzo Montefusco, tecnico che subentrò a Ulivieri alla 36esima giornata di campionato, non vi saprà nemmeno raccontare le sue caratteristiche. Nemmeno Raffaele Auriemma, storico 'lanciasoprannomi' partenopeo, seppe dargli un nomignolo, non sapeva nemmeno di chi si trattasse. Pian pianino prese posto fisso in Tribuna d'Onore al fianco del presidente Ferlaino e del suo carissimo amico Sebastiano Vecchiola. Arrivarono insieme e andarono via nell'estate successiva, i tifosi napoletani, vista la storta annata, poterono esultare almeno per la sua cessione...

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