"Come le sembra Rafa?" "E' bassino, è chiattoncello...sembra Brontolo dei Sette Nani". Tutto quello che non avremmo voluto sentire, il peggio del 'trash' sul Napoli

29.04.2014
00:05
Redazione CalcioNapoli24

di Claudio Russo – twitter: @claudioruss

Oltre ai tantissimi soldi che girano nel mondo del calcio ci sarebbe tanto di cui parlare. Le discussioni al bar, quelle che lasciano sempre un sorriso perché c'è la volontà di far emergere la propria opinione (del tipo: "Ma Higuain gioca la finale o ha la uallera? Ma siamo provinciali più noi oppure Conte e Garcia che fanno i criaturi?”).

Talvolta le dichiarazioni che fanno più sorridere, però, sono quelle che arrivano dagli addetti ai lavori proprio perchè 'addetti ai lavori' e non semplici tifosi. Altre 'perle' si sono aggiunte all'elenco ed altre ancora verranno pubblicate nelle prossime rubriche. Sotto la lente d’ingrandimento normalmente finiscono le trasmissioni televisive come ‘Il Bello del Calcio’ e ‘Number Two’.

Con tutto il ‘trash’ che ne consegue.

 

Ovviamente tutto condito dall'ironia, senza prendersi troppo sul serio.

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Arrivano le puntate di fine stagione, inizia a trasparire un certo velo di tristezza dalle trasmissioni televisive: Gianluca Gifuni viene contrapposto ad Enrico Fedele, l'unico frame dello streaming di Canale 34 mostra la parola "cesso". Sono tempi bui.

Tempi buissimi. Enrico Fedele informa che Sasà Campilongo si è ricoverato poche ore fa per un intervento di ernia inguinale. Tanti auguri al mister, ti rivogliamo al più presto in panchina e sugli schermi televisivi.

"A costo di essere ripetitivo, Fedele ed io dicemmo che il Napoli non era da scudetto perchè non aveva e non ha la fase difensiva". Vittorio Raio ci tiene, ad ogni puntata, ad affermare la sua tesi.

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Gianluca Gifuni elenca i giocatori infortunati del Napoli, Raio (e non Fedele, strano) lo ferma subito: "Vabbè, ma non stiamo parlando di Djalma Santos!"

Gianluca Monti arriva per ultimo, nel primo botta e risposta: "Ne ho sentite di tutti i colori". Basta vederlo, però, per capire il paradosso del suo abito prettamente classico. 

"De Laurentiis non dico che ha scaricato Benitez, ma ne ha preso le distanze". Gianni Ambrosino la tocca piano, pianissimo. 

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E poi: "Napoli-Fiorentina non è una grande finale di Coppa Italia, non è come Napoli-Juventus!". Ancora lui, Gianni Ambrosino. Anche se a noi risulta che la finale sia finale sempre e comunque, basta che ci sia il Napoli.

Come rientrare nel modo giusto dalla pubblicità, parte Chiariello: "Hahahahah ha detto Gifuni che quando giocava da ragazzo lo paragonavano a Cerezo ahahahahah"

Controsenso mostruoso da parte di Gianni Di Marzio a Number Two, mentre parla ad Antonio Corbo della finale di Coppa Italia: "Antonio Cò è una partita secca, non è così semplice vincere". In realtà, basta farne uno in più dell'avversario. Semplice no?

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Enrico Fedele cita un sondaggio dove i tifosi del Napoli sarebbero al 16° posto nella classifica dell'insoddisfazione. Tutti gli fanno notare che forse è il contrario, Cucci non ce la fa più: "No Enrico, non abbiamo capito niente" e Fedele conferma: "Stiamo tutti col Borghetti vicino allora".

Notevole il "Mi consenta" con cui Italo Cucci fa il verso a Silvio Berlusconi.

Il Napoli è un quadro astratto, la Juventus e la Roma sono quadri che li senti”. Enrico Fedele evidentemente è andato a vedere la mostra di Andy Warhol.
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Sempre in gamba Biagio Izzo, anche se la gamba è quella di Laura Barriales: “Complimenti alla mamma e al papà”. Ci associamo.

Viene chiesto a Benitez come giocasse a pallone, se da centrocampista 'aveva i piedi'. Rafa con nonchalance: "Avevo i piedi, tutti e due!"

Dopo una serie di servizi dubbiamente scherzosi nei confronti di Benitez (ad esempio chiedere alle donne che tipo fosse Rafa ed ottenere come risposta: "E’ bassino, è chiattoncello, vabbè avrà i soldi e perciò piacerà per questo…mi sembra brontolo dei sette nani"), Biagio Izzo si pente e gli chiede scusa. Meglio tardi che mai.

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Piccolo spazio per i ringraziamenti, a partire dai colleghi Marco Lombardi e Pasquale Cacciola fino ad arrivare ai tanti che stasera hanno inviato diversi messaggi per farmi notare come fossero meritevoli di menzione gli interventi di Michele Criscitiello e di Umberto Chiariello sul mercato del Napoli che vorrebbe Hamsik ed Insigne in partenza perché ‘rovinati’ e al loro posto Erik Lamela. Oppure al lapsus “Bigon conta quanto io conto in questa trasmssione” con la risposta che doveva essere, in teoria, “zero”. Ah, e grazie anche a Carlo Alvino che su Twitter scrive: "Per avere visibilità si sputa veleno sul Napoli e si inventano storie di fantomatiche cessioni e di acquisti fatti per caso. Stomachevole!". Ci teneva a finire in rubrica, evidentemente (e come conferma lui stesso poco dopo).

Ancora battute e scherzi di dubbissimo gusto su Gianluca Gifuni, che svela di esser stato paragonato a Cerezo per le sue doti calcistiche in gioventù: Zazzaroni prova a chiedere il perchè, il giornalista di Radio Marte racconta ("Perchè ero forte, ti mostrerò video amatoriali"). Non l'avesse mai detto, visto che una voce fuoricampo di cui non riesce a capire l'origine maligna subito: "Non diciamo che il figlio allora...altrimenti si offende". Per la cronaca, il figlio di Toninho Cerezo ha cambiato il nome da Leandro a Lea. E non aggiungiamo altro, perchè ci offendiamo noi a riportare un'idiozia del genere che dovrebbe far vergognare, probabilmente.

Poteva mai mancare il solito diverbio tra Enrico Fedele e Gianluca Gifuni? No! E infatti quest'ultimo chiede: "Ci sarebbe una differenza abissale tra Jorginho e Kovacic?", ma il direttore non coglie l'essenza seria della domanda: "Sì...quanto te e Cerezo!".

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"Se stavamo qui a parlare del Milan ci suicidavamo? Ci ammazzavamo?". Come lotta Umberto Chiariello!

Momento dell'analisi di Fiorentina-Napoli a Canale34, Gianni Di Marzio e Dario Marcolin scelgono il Napoli mentre il Pampa Sosa ed Eziolino Capuano prendono la Fiorentina. A decidere questo doppio è quest'ultimo: "Il punto di forza della Fiorentina è sicuramente il centrocampo, con Aquilani e Cavalero su tutti". Esatto.

Divertente siparietto a Number Two. Inizia Corbo: "Io ad Hamsik lo prenderei, lo chiuderei in una stanza, lo prenderei per il bavero e gli direi: ma sei ancora tu si o no? Se non sei più tu esci dal campo e facci vincere". Iavarone prova a mediare: "Antonio ma Hamsik è diventato un brocco dopo 4 anni?", ma Eziolino Capuano parte per la tangente: "E' un campione, è un campione, è un campione, è un campione, è un campione, ma di che parliamo, ma di che parliamo, ma di che parliamo". Riferisce il collega Marco Lombardi che, mentre Capuano andava in loop, nessun ospite gli dava conto.

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In loop anche Gianluca Vigliotti, ma solo perchè interrompe Antonio Corrado che, a sua volta, cerca di interrompere Dario Marcolin durante il racconto di un aneddoto di Mourinho e Stankovic: "Anto', sta parlando di Mourinho. Anto', sta parlando di Mourinho. Anto', Anto', Anto'...sta parlando un attimo di Mourinho"

Comunque, non è questa la perla della serata. E' Antonio Corrado che regala una pietra miliare: "Io ho giocato per 25 anni in Serie A di pallanuoto, so cosa dico". Questo è quello che ci arriva (perchè lo streaming è sempre bloccato sulla parola 'cesso'). Disastro, ecatombe, il non-plus ultra del trash. Si alzano Eziolino Capuano, Anna Falchi, lo stesso Vigliotti (che, sotto sotto, sembra divertirsi: indagheremo), Gianni Di Marzio e pure Fulvio Collovati (e questi ultimi due si danno le gomitate per appoggiarsi nella loro 'sfuriata'): "Ma cosa c'entra la pallanuoto con il calcio??? MA VAI VIAAAAA, MANDATELO VIAAAA"

Chiusura con i fuochi d'artificio, Laura Barriales chiede a Benitez quando tornerà in trasmissione: "Se tu sei qui, torno sicuramente". Troppa grazia, Rafa.

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Fonte : di Claudio Russo
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