IL GIORNO DOPO la ventesima giornata... i numeri stratosferici di Piotr, la cattiva sensazione sul Napoli e l'assist di Mogol per Ramazzotti

17.01.2017
10:13
Redazione

Il giorno dopo la ventesima giornata. Gli anticipi di sabato raccontano dell’ennesima sconfitta del Crotone che questa volta le prende dal Bologna e della quinta vittoria consecutiva dell’Inter che supera il Chievo in rimonta. Nelle prossime due gare gli uomini di Pioli affronteranno Palermo e Pescara che, con tutto il rispetto, hanno organici improponibili per la categoria. Il rischio che possano allungare la serie esiste eccome.

Il giorno dopo la ventesima giornata. Contro il Pescara il Napoli ci mette un tempo per venirne a capo. La prima frazione scivola via senza sussulti e senza emozioni. Ritmo blando. Nessun tiro nello specchio e manovra lenta e prevedibile che permette agli uomini di Oddo di accorciare subito sul portatore di palla azzurro. Si ha comunque netta l’impressione che sarebbe bastata sbloccarla per poterla mettere in discesa. E così sarà. A parziale alibi per gli uomini di Sarri, le condizioni del terreno non certo ottimali. Campo pesante che aiuta molto di più chi deve difendere.

Il giorno dopo la ventesima giornata. La ripresa inizia come meglio non si potrebbe. Il Napoli impiega 180 secondi per chiuderla. Prima Tonelli, due partite due reti e poi Hamsik su invenzione di Zielinski. Il polacco ha numeri stratosferici, alle volte si ha l’impressione che sia tatticamente imbrigliato e condizionato; potrebbe fare di meglio o di peggio. La sua crescita prosegue comunque spedita. Il resto sarà accademia pura. Gli azzurri si divoreranno una mezza dozzina di occasioni prima del dodicesimo goal in campionato di Mertens, sempre più nueve vero.

Il giorno dopo la ventesima giornata. Nel finale il Napoli riuscirà a prendere il suo goal. Ormai si ha la sensazione che questa squadra per quanto giochi bene e segni tanto, sia destinata sempre a subire una rete a partita. Forse anche la nazionale cantanti riuscirebbe a farne uno. Magari Ramazzotti di testa su assist di Mogol. Fortunatamente anche quello di ieri ininfluente. Però Reina e Sarri si sono arrabbiati non poco.

Il giorno dopo la ventesima giornata. Di buono restano i tre punti, la verve realizzativa di Mertens, la continuità dei risultati – quattro vittorie e un pari nelle ultime cinque uscite – le buone prestazioni di Strinic che, partito Ghoulam, si è fatto trovare pronto. Da rivedere il come e il perché di un primo tempo abulico e non è la prima volta. I troppi palloni persi e le solite sbavature difensive. Ci sarà da lavorare non poco per arrivare pronti in primavera quando si deciderà la stagione.

Il giorno dopo la ventesima giornata. Sugli altri campi, vincono ancora le romane, seppur di misura. Risale l’Inter. Della serie quelle del gruppo che insegue la Juventus, Napoli incluso, non perdono colpi. Mai come in questo campionato, risulteranno decisivi gli scontri diretti. E il Napoli purtroppo, ne giocherà qualcuno di troppo lontano dal S.Paolo.

Il giorno dopo la ventesima giornata. In serata la Juventus cade al cospetto di un’ottima Fiorentina che ci mette gioco e coraggio. Male i bianconeri in ogni zona del campo. Si ha l’impressione che questi, senza “quello”, non è che valgano poi tanto.

Stefano Napolitano

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