IL GIORNO DOPO Napoli-Monza: dopo Bremer, anche Pablo Marì su Lukaku. L'azzurro tarantolato e l'imperativo di Conte
Il giorno dopo Napoli - Monza. Acquista valore doppio il pari di Torino dello scorso turno. Gli azzurri danno continuità di risultati, sbarazzandosi del Monza. Quarta vittoria consecutiva al Maradona che sembra essere tornato il fortino inespugnabile. Mettono la freccia e si issano solitari in testa alla classifica. Primato che conserveranno per l’intera settimana con la possibilità di poter allungare ancora venerdì prossimo. Si tornerà al Maradona. Avversario il Como. Compagine non semplice da affrontare, ma certamente alla portata degli uomini di Conte.
Il giorno dopo Napoli - Monza. La gara si sblocca grazie ad una triangolazione tra Politano e un avversario. L’esterno è poi bravissimo a trovare l’angolo lontano. I brianzoli non cambiano atteggiamento. Ancora tutti dietro e il Napoli, assoluto padrone del campo, prova già a chiuderla. L’occasione potrebbe essere un rigore. Il pestone subito da Di Lorenzo è netto. E’ sulla riga dell’area di rigore. L’arbitro Manganiello, di gran lunga il peggiore in campo, non vede e non sente e al var pare fossero occupati a fare altro, forse una degustazione dei prodotti locali. Pochi minuti e il raddoppio arriva lo stesso. Mc Tominay, controllo orientato per calciare in porta. Miracolosamente lo anticipa Carboni. E’ sfortunato perché il suo intervento diventa un assist per Kwara che ringrazia e fulmina Turati. Due tiri nello specchio, due goal. E’ finito il tempo degli sprechi. La contesa praticamente finisce al minuto 33.
Il giorno dopo Napoli - Monza. Nella prima frazione bene i quattro dietro. Tarantolato Politano. Ispirato il georgiano, ottimo Anguissa. Corre per tre e mai a vuoto. Spesso lo si trova anche sulla linea dei difensori. Poco coinvolto Lukaku che sfiora il goal ma nella porta sbagliata. Dopo Bremer, anche Pablo Mari si aggiudica il duello con il centravanti belga. E’ in palese ritardo di condizione, ma questo si sapeva. Ieri è sembrato stanco già dai primi minuti. Ha inciso di più a gara in corso, quando anche gli avversari sono stanchi. Almeno può dar vita a duelli ad “armi” pari.
Il giorno dopo Napoli - Monza. Il secondo tempo è soporifero. Vietato rischiare. Conte la sa veramente lunga. Ha lavorato tantissimo sulla testa dei giocatori. Basti pensare che ieri si è iniziato con sette undicesimi presenti anche nella sciagurata stagione dello scorso anno e sa benissimo che i risultati condizionano i giudizi e che le vittorie creano fiducia ed entusiasmo e quindi, il primo imperativo è non rischiare. E il Napoli non rischia. Si abbassa non poco e stenta a ripartire. Politano non ne ha più. Kvara appare nervoso, lo massacrano di falli e di Lukaku si è già detto. E McTominay non accompagna più. Nel finale, forse anche un pochino tardi, si vedranno Neres e Raspadori. Entrano con la voglia e la grinta di spaccare il mondo e per poco non arrotondano il risultato. Il brasiliano è talento puro, non sarà facile tenerlo a lungo fuori. E il mister lo sa bene. Ma ora contano gli equilibri e i risultati. E come dargli torto.
Stefano Napolitano