Il giorno dopo Napoli–Empoli: la mossa autolesionista di Garcia che ha deprezzato il valore della rosa

13.11.2023
17:05
Redazione
Il giorno dopo Napoli – Empoli.  Sul terreno bagnato del Maraadona, scivola Gollini, scivola Politano, si impatana il Napoli e molto probabilmente affonda definitivamente Garcia. Di certo è un capitombolo interno inaspettato e, per certi versi, anche immeritato. Un paio di interventi di Berisha sono stati miracolosi. Ma la foto di questo sciagurato inizio di stagione è proprio nel frame finale. Kvaratskhelia si vede negare la rete del vantaggio da un Berisha in formato Superman e, un attimo dopo, tale Kovalenko indovina la rete della vita. Le sconfitte interne passano a tre. E non sono pizze. Sono schiaffoni, umiliazioni, mortificazioni per una squadra che benissimo aveva fatto lo scorso anno e per un pubblico che non ha mai smesso di riempire il Maradona e di far mancare il proprio sostegno alla squadra.
 
 
 
Il giorno dopo Napoli – Empoli. Andreazzoli, un giovanotto settantenne, una vita a girovagare sui campi di terza e quarta serie, ma anche collaborazioni con Zeman e Spalletti,  incarta il buon Garcia sistemando i suoi in maniera perfetta o quasi. Di certo riesce a comare l’enorme gap tecnico esistente tra le due squadre. Il nostro, non si capisce per quale recondito motivo, decide di dargli una mano. Fuori tre giocatori dai piedi importanti come Zielinski, Kvaratskhelia e Mario Rui. Pessima idea. In una squadra senza un’idea di gioco, ci vuole “coraggio” per non dire inconscienza a non schierare gli unici elementi, il georgiano e il polacco, che con le loro giocate e intuizioni, possono sopperire a tutte le mancanze organizzative che questa squadra mostra da inizio stagione. Una mossa quasi autolesionistica, quasi un dispetto.
 
 
 
Il giorno dopo Napoli – Empoli. Vedere una squadra ridotta così, che ha dominato la scorsa stagione, divertendo e divertendosi, mette molta tristezza. La partenza del fortissimo Kim. L’assenza di Osimhen e il pessimo stato di forma di alcuni elementi, Anguissa su tutti, non possono rappresentare un alibi. Una compagine come l’Empoli, con tutto il rispetto, tra le mura amiche deve essere superata senza se e senza ma. E invece siamo qui a raccontare dell’ennesima sconfitta che continua a far precipitare l’autostima dei giocatori e a far deprezzare il valore della rosa tutta.
 
 
 
Il giorno dopo Napoli – Empoli. Mai come questa volta, benedetta la sosta del campionato. Alla ripartenza urge ripresentarsi con tutt’altra mentalità e spirito e possibilmente con una nuova guida tecnica. Le responsabilità non saranno certamente tutte del mister, ma nel calcio, è risaputo che, a stagione in corso, quando le cose non vanno, le prime valige le prepara l’allenatore. Personalmente, neanche quelle per sbarcare a Napoli gli avrei fatto preparare.
 
 
 
Stefano Napolitano
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