Napoli-Udinese, dalla A alla Z: Mertens 'attore' da Oscar, Maggio è versione made in Naples e Hallberg quasi come Policano
di Fabio Cannavo (Twitter: @CannavoFabio)
Andujar, come stai?
Britos. Ancora una volta non è esente da colpe sul goal di Thereau.
Christian Maggio, l’evoluzione napoletana di chi sta a Napoli da tanto tempo. Dai capelli lunghi al taglio ‘moicano’ e mille tatuaggi.
Dopo l’80 l’attacco dell’Udinese era formato da Aguirre e Perica. Potevamo non vincere?
E sempre ‘grazie’ a Totò Di Natale. Grazie di non esserci mai!
Finta clamorosa di Mertens quando Danilo lo spinge sul petto. Da Oscar…
Ghoulam o Strinic, va bene comunque. Questa è la forza di questa squadra.
Hallberg prende un giallo dopo trenta secondi di partita. Degno del miglior Policano.
Il primo di Manolo Gabbiadini al San Paolo. Ci voleva.
La gestione scientifica dei cambi di Rafa Benitez. Da fare scuola.
Manciata di mosche prese da Rafael nell’occasione del goal siglato da Thereau.
Napul’è all’ingresso delle squadre in campo non è il massimo dell’entusiasmo. Diciamolo!
Ormai è d’obbligo l’avvertimento del bambino di turno all’arbitro nel sottopassaggio del San Paolo.
Piris. Ma non era scarso quando giocava alla Roma? Che sorpresa!
Quando finirà la pazienza di Benitez nei confronti di Rafael?
Rincorsa del Napoli sulla Roma. C’è tempo, c’è tempo!
Solite sceneggiate napoletane di Higuain. Stavolta Di Bello non perdona e lo ammonisce.
Tocco di mano di Mertens sul primo goal. Ma il braccio era davanti al corpo. Giusto per chiarire.
Un solo Callejon, c’è un solo Callejon. Nel look però. E Mertens prova a copiarlo. Non ci siamo…
Veronica di Allan a centrocampo. Fior fior di calciatore questo brasiliano.
Zuniga a destra, Strinic a sinistra e Maggio e Ghoulam le alternative. Mica male no?
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