Pelillo... nell'uovo - Carlo fissa i ruoli e cancella la confusione...

06.05.2019
14:00
Redazione

Ora anche l'aritmetica ha chiuso la stagione del Napoli. Azzurri secondi grazie alla vittoria in zona Cesarini contro il Cagliari del furente ds Carli. Partita decisa da un rigore concesso attraverso il Var durante il recupero e sardi infuriati. La squadra di Maran aveva assaporato la salvezza aritmetica specie dopo il vantaggio e la doccia è stata più gelida del dovuto. Tuttavia, il Cagliari rimane vicino alla salvezza, tanto da rendere legittima quanto eccessiva la sfuriata del direttore. Una vittoria che il Napoli ha voluto sul serio soltanto nella parte finale, quando il sapore della rimonta ha risvegliato l'agonismo. I ritmi sono stati blandi fino a quando l'ex Pavoletti non ha rotto gli equilibri, dando inizio ad un'altra partita. 

Ancelotti ha ritrovato Albiol e avrà sentito anche il sapore del rammarico. La guida del reparto e la sicurezza dello spagnolo sono mancate soprattutto in Europa. Queste gare saranno utili per testare il recupero fisico di Raul dopo l'intervento. Informazioni necessarie per pensare al futuro che, in realtà, è dietro qualche porta fissata un po' più in là, ma ben visibile. Ancelotti trasmette certezze, lascia intendere che il Napoli sa già cosa fare, ma non tutto è realmente chiaro. Il futuro del Napoli passa inevitabilmente da coloro i quali lasceranno l'ombra del Vesuvio e non soltanto dai pezzi grossi. Le caselle vanno liberate per inserire gli elementi con le caratteristiche individuate dall'allenatore. Il mister ha chiarito cosa occorre per migliorare: esperienza, personalità, capacità di leggere determinati momenti. Qualcosa che si cerca da diversi anni e che Benitez aveva in parte risolto in quel mercato che indirizzò il Napoli verso la fascia più alta del calcio italiano. Un mosaico mai completato, del quale alcuni pezzi arricchiscono ancora i contenuti azzurri. Occorre un mercato "rafaelita" 2.0 per dare a Carlo Ancelotti ciò di cui avrebbe bisogno per spingere più avanti la squadra.

 Le parole del mister delle ultime settimane chiariscono ruoli e scoprono  responsabilità. Carlo allena, non fa il ds. L'ha detto forte e chiaro, nello stesso modo in cui ha serenamente indicato i profili che mancano. Parole trasparenti che definiscono i ruoli cancellando la confusione intorno ai compiti di Ancelotti. Parole consone perché caricano le responsabilità sulle persone che operano concretamente sul mercato. Vedremo...

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Fonte : di Marcello Pelillo
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