Pelillo... nell'uovo - Napoli, serve un nuovo Benitez. Chi ricostruisce quella squadra?

08.01.2021
11:10
Redazione

Una sconfitta che i napoletani non dimenticheranno facilmente. Senza che si offendano in Liguria, ma il Napoli ha perso contro una squadra nettamente inferiore, che era con l'uomo in meno e falcidiata da assenze e infortuni. Una caduta incredibile. È la quinta sconfitta in 16 partite, troppe per una rosa con il monte ingaggi tra le prime quattro. L'andamento altalenante del Napoli lo rende una squadra imprevedibile. Capace di grandi prestazioni contro concorrenti e cadere al cospetto di avversari meno attrezzati. Tre sono le osservazioni che emergono da questo andamento azzurro, che non è lontano da quello di Ancelotti dello scorso anno.

Il primo problema è di natura tecnica. Si sbaglia troppo sotto porta. Manca un cecchino, una punta da 25 gol, manca da quando è stato perso Higuain attraverso la clausola rescissoria. Sono passati cinque anni. Spesi circa 30 milioni per Milik, 20 per Petagna, e una cifra importante per Osimhen che è un investimento per il futuro e non è un bomber. Ma oggi chi fa gol quando l'esercito di mezze punte non è in giornata? Chi toglie le castagne dal fuoco nelle fisiologiche gare sotto tono concretizzando una delle poche o l'unica palla che arriva?

Esiste poi un problema mentale nei veterani dello scudetto perso. C'è un gruppo che lotta da anni per i piazzamenti e probabilmente per costoro gli stimoli non sono sempre al massimo. Difficile giocare sempre con le motivazioni a mille quando non c'è progresso e non si punta a migliorarsi. Il Napoli gioca per partecipare alla Champions. I calciatori sono professionisti, devono sempre dare il massimo, ma sono anche degli atleti e la competizione è un elemento fondamentale affinché rendano al massimo.

Questi due fattori vanno ad unirsi in un solo problema di fondo. Il Napoli ha esaurito il ciclo basato sulla squadra ben costruita da Benitez, con qualche aiuto da non poco da parte di Bigon. La ricostruzione è iniziata in maniera graduale ormai da cinque anni ma i risultati sono stati poco soddisfacenti. Rog e Diawara, sono dei buoni calciatori, che non si stanno imponendo, però, in club del livello del Napoli. Mario Rui e Hysaj sono i punti deboli tecnici della squadra da tempo, anche se hanno sempre dato tutto sotto il profilo dell'impegno. Milik si è infortunato ma non è mai stato un calciatore vicino al rendimento di Higuain, anche quando ormai gli interventi alle ginocchia sono stati ben recuperati. Maksimovic doveva gradualmente sostituire Albiol, ma non è andata così perché il Napoli ha dovuto acquistare Manolas con la partenza dello spagnolo. Malcuit non si è mai imposto nel Napoli e ha costretto il club a rimediare prendendo Di Lorenzo, che a sua volta ha fatto molto bene all'inizio, ma sembra essersi smarrito. Lobotka fa fatica a trovare spazio nonostante i tanti impegni ravvicinati e un centrocampo non sempre impeccabile. Pavoletti è tornato al Cagliari e combatte, sfortunatamente per lui, con gli infortuni che pativa, però, già prima del suo arrivo al Napoli. Politano è un calciatore estremamente altalenante. Capace di grandi gol ma anche di fallire appoggi semplici ai compagni o a rete. Verdi trova difficoltà ad imporsi al Torino. Valdifiori è sceso di categoria. Tonelli e Chiriches stanno facendo bene rispettivamente alla Samp e al Sassuolo che hanno obiettivi diversi dal Napoli. Lozano è arrivato su suggerimento di Ancelotti e si è dovuto, comunque, lavorare un anno su di lui per averlo pronto nonostante sia costato una cifra importante. In ogni caso, soltanto con il messicano è avvenuta la sostituzione di un elemento cardine del ciclo di acquisti di Benitez, ossia Callejon.

Esiste un problema di fondo. Il Napoli ad oggi non è riuscito a ricostruire la squadra ben fatta da Rafa Benitez, nonostante siano stati spesi molti milioni. Quella squadra ha permesso al Napoli di tenersi ai vertici del calcio italiano per sette anni, sfiorando lo scudetto. La capacità di tenere i conti a posto è strettamente legata a quella di indovinare gli acquisti. Se una azienda non fattura abbastanza, non basta avere il miglior ragioniere al mondo per restare in piedi. Il Napoli, per avere un fatturato tale da tenere i conti in ordine, non può fallire l'ingresso in Champions per troppe annate. Per ottenere la qualificazione in Champions bisogna indovinare buona parte degli acquisti. È un cane che morde la coda. Chi ricostruisce la squadra di Benitez?... Vedremo...

Fonte : Marcello Pelillo per CalcioNapoli24
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