Pelillo... nell'uovo - Sant'Antuono tecchete 'o viecchio e Demme 'o nuovo...

18.01.2021
11:00
Redazione

Una sestina dal sapore della svolta. Il Napoli ha travolto la Fiorentina di Prandelli con un risultato da record. La goleada sembrava non finire mai. È un Napoli che sorprende dopo le fatiche e le delusioni recenti. È un Napoli dall'andamento non regolare, che è capace di seppellire di gol un avversario e poi fallire numerose reti tre giorni dopo. Stavolta, però, ha inciso qualche accadimento recente.

Intanto la squadra si è ritrovata in settimana a trascorrere del tempo insieme fuori dal terreno di gioco. L'idea del tecnico è stata opportuna e lo stesso Gattuso ne ha sottolineato l'importanza, in un momento della storia in cui è difficile dedicarsi a socializzare. Non a caso, la squadra è apparsa più leggera in campo, più sbarazzina e questo ha aiutato anche a realizzare le giocate. Gattuso, poi, è un motivatore molto presente. Alla lunga, però, gli atleti hanno anche bisogno di momenti di distacco dal quotidiano e rilassarsi, in compagnia dello stesso tecnico che, ogni giorno, li tiene sulla corda. Si è scritto poi di un presunto "Patto del Vesuvio". Il gruppo ha fatto quadrato, ha cercato la coesione per superare le incertezze che si alternano da tempo e ripartire puntando gli obiettivi.

Il Napoli di ieri non è stato, però, soltanto leggerezza e concretezza. In campo si è visto più equilibrio e davanti più spazio per gli inserimenti. L'innesto di Demme al posto di Fabian ha dato maggiore robustezza al centrocampo anche se non sono mancate delle sbavature iniziali. In attacco, poi, la presenza in area di un centravanti di ruolo ha aiutato la manovra. È pur vero che Petagna gioca in avanti già da qualche gara, ma il ragazzo sta iniziando a trovare la condizione migliore e il feeling con i compagni. Aspetti che arrivano quando si gioca insieme per un po'. Ieri non ha fatto gol, non è il bomber che non fa rimpiangere Cavani e Higuain, ma ha servito due assist e tenuto a bada gli avversari aprendo spazi ai compagni. Il fato, insomma, sembra voler indicare a Gattuso la strada da percorrere. Gli schieramenti di Demme e Petagna per Fabian e Mertens, infatti, non sono arrivati per scelta, ma per necessità.

Il Napoli visto ieri sembra essere stato un giusto mix tra una leggerezza ritrovata e aggiustamenti tattici opportuni. Ora spetta a Gattuso capire quando è il momento di allentare la sua forte morsa sul gruppo e proseguire sulle soluzioni tattiche che il destino gli ha tracciato. Intanto, il caso ha voluto che tutto ciò accadesse il 17 gennaio, giorno di Sant'Antuono. È usanza popolare nella città partenopea fissare questo giorno come uno spartiacque con il passato. L'antico detto recita: "Sant' Antuono tecchete 'o viecchio e damme 'o nuovo"; vale a dire: portati via il vecchio, il passato, e dammi del nuovo... E se l'esortazione popolare arriva qualche giorno prima di una finale di coppa da giocare contro la Juventus, si entra già in clima partita... Vedremo...

Fonte : di Marcello Pelillo per CalcioNapoli24
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