Gravina e la Serie A allo scontro, elezioni FIGC slittate: "E cambia lo statuto"

24.07.2024
03:30
Redazione

Elezioni FIGC verso lo slittamento a gennaio-febbraio 2025: è scontro tra Gravina e la Serie A sullo statuto

Ultime news Serie A - Le elezioni della Federcalcio slittano a gennaio, forse a febbraio. Perché Gravina e la Lega di A vanno di nuovo allo scontro. Ne parla l'edizione odierna de Il Mattino:

"Nessun accordo su una rimodulazione immediata della rappresentanza (in virtù dell'emendamento Mulè contenuto nel decreto Sport), facendo ricorso a una delibera federale ad hoc. La Serie A chiede che si cambi lo statuto, condizione necessaria per riconoscere al calcio professionistico una quota superiore al 34%. A nulla è servita la riunione d'urgenza convocata ieri mattina a Via Allegri da Gravina (il ministro Abodi ha deciso di non esserci) per trovare un punto d'incontro: «Verificate le posizioni di tutte le componenti e, senza nemmeno parlare di richieste e di numeri specifici, sottoporrò al consiglio federale, già fissato per lunedì 29 luglio, la possibilità di convocare un'assemblea per la modifica dello statuto». Si va verso la trasformazione dell'assembra elettiva indetta per il 4 novembre in assemblea straordinaria e il voto per il prossimo presidente Figc (devono intercorrere minimo 60 giorni) rimandato all'anno nuovo.

Il ricorso depositato dalla Lega Serie A ieri mattina contro le delibere Figc ha colpito nel segno. «Il peso del professionismo dovrebbe essere del 50%. Si va verso l'esigenza di una riforma che veda maggiore autonomia delle leghe dal punto di vista organizzativo, un ordinamento dei campionati e in generale delle componenti. Oltre a uno statuto speciale della Serie A rispetto alle decisioni che la riguardano. Ci avviciniamo quindi a un'assemblea straordinaria - le parole del presidente Casini - o almeno questo è il percorso, lo vedremo lunedì 29 luglio. Soddisfatti? Finché si avvicina in modo concreto una riorganizzazione che vada verso questi tre punti, sì. Si è parlato anche di modelli come quello inglese e spagnolo ma è chiaro che l'Italia deve andare verso un sistema più moderno». Serve almeno un diritto d'intesa, se non quello di veto. Lo prevedeva già l'emendamento Mulé che, pure rivisto nel testo definitivo passato in Parlamento, ha comunque messo il presidente della Figc Gravina con le spalle al muro".

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