
Juventus, Paratici: "Oggi grande amarezza, ma su Chiesa mi sembrava fallo. Pirlo e Ronaldo? Andiamo avanti con il progetto"
Juventus sconfitta in casa dal Benevento, le parole di Paratici
Notizie Serie A. Fabio Paratici, direttore della Juventus, commenta ai microfoni di Sky la sconfitta contro il Benevento:
“La partita è stata imprevista, la mia presenza qui è solo per dire che in questi anni abbiamo dato tante gioie e oggi abbiamo una grande amarezza. Abbiamo giocato una bruta gara ma il campionato va avanti e dobbiamo pedalare, capire gli errori e cercare di non commetterli più, migliorando”.
Sulla gara e la pressione
“Alla fine se giochi nella Juventus hai giocatori che sono abituati alla pressione. Abbiamo purtroppo giocato una brutta gara per tanti motivi, alcune volte non li capisci nemmeno tutti. Ora dobbiamo solo lavorare e abbassare la testa. L’episodio su Chiesa? Non voglio commentarlo, non ci interessa e non sono qui per questo. Le gare vanno analizzate escludendo gli episodi, non l’ho nemmeno rivisto, mi sembrava fallo ma non sono qua per questo”.Sul futuro
"No, abbiamo una programmazione. Non è una partita che sposta le nostre idee. Abbiamo intrapreso una linea la scorsa estate e abbiamo portato avanti la strada. Riguarda anche l’allenatore, la linea continua. Siamo contenti di quanto stiamo facendo, cercando di abbassare la testa e pedalare per migliorare”.Su Ronaldo
"La linea della Juve è questa: ci teniamo stretto il miglior giocatore del mondo”.Ciclo finito?
“Vorrei dire che siamo qui da undici anni e abbiamo sempre vinto e cambiato. Vincendo la gente non se ne accorge, ma noi abbiamo cambiato parecchio per vincere, anche attraverso scelte difficili che hanno portato a costruire i progetti successivi. Se in una stagione non si riesce a vincere può succedere, io sento parlare di cicli e da quando sono qua posso elencare sette volte in cui si era detto che si era chiuso il ciclo, dall’addio di Conte al ko col Galatasaray, o nella finale di Berlino dopo l’addio di Tevez, Pirlo e Vidal. È finito il ciclo dopo Cardiff, dopo Allegri, di cicli ne abbiamo fatti parecchi e continuato a vincere, prendendo rischi. A volte riesci a fare entrambe le cose, altre volte non ci riesci. Quando hai una visione nella testa la porti avanti e cerchi di sostenerla”.