
Coronavirus, la testimonianza di Paolo Cannavaro dalla Cina: "All'aeroporto 4 step di controlli, arresto per chi lucra sulle mascherine o esce senza motivo. La teoria del pipistrello è una barzelletta da raccontare ai bambini" [VIDEO]
Coronavirus, Paolo Cannavaro, tornato in Cina, racconta in un video messaggio la sua testimonianza riguardo i controlli rigidi e il possibile arresto a chi lucra
Notizie calcio - Paolo Cannavaro ha spiegato in videochiamata a Gabriele Parpiglia, come la Cina sta gestendo l'emergenza Coronavirus:

Coronavirus, il racconto di Paolo Cannavaro
"Rubare il posto a Fabio? No, in famiglia queste cose non si fanno. Mi godo la quotidianità con mio fratello, cosa che non facevo da anni. Ora in quarantena siamo costretti a stare insieme. Due co...ni (ride, ndr). Spero di poter essere di aiuto e conforto. Io sono nel sud dalla Cina, dista due ore di volo dalla capitale. La Cina è veramente grande, facciamo gare di campionato delle volte con viaggi di 4 ore di volo. A fine gennaio siamo tornati in Cina, ma eravamo chiusi blindati nel nostro centro sportivo. C'erano già misure restrittive, rispettavamo le procedure del governo. Dopo il rinvio del campionato per coronavirus, nessun calciatore nostro è stato contagiato, da Dubai, che non è zona rossa, siamo tornati in Cina e ci hanno messo in quarantena per 14 giorni dopo aver fatto il tampone immediato, per fortuna nessuno risultato positivo. La Cina ha capito che il nemico può arrivare dall'estero e sa che non ci vogliono pochi giorni per sconfiggere il virus. Il problema della Cina è che da dove è nato tutto, le persone sono partite, prima che il tutto fosse stato scoperto. Andando a destra e a sinistra, si contagiano altre persone. Atterro da Dubai con 15 giorni e più di quarantena e certificati che dimostravano che stavamo bene. In aeroporto, da Hong Kong in poi ci sono stati quattro step di controlli fino al territorio cinese e con un'applicazione abbiamo autorizzato le forze dell'ordine a farci controllare tramite localizzazione per avere conferma del nostro reale rientro a casa, con certificati che riportavano proprio tutte le caretteristiche e gli indirizzi. Abbiamo scannerizzato un codice con WeChat che ci richiedeva di autorizzarli a tracciare i nostri spostamenti: hanno tracciato anche i movimenti degli ultimi giorni per vedere se avessimo detto la verità. E' un'applicazione creata solo per il coronavirus, controllano solo se vai a casa. In Italia, oltre alle regole, ci vorrebbe del buon senso da parte di tutti. La regione Campania ha imposto vincoli, obbligando alla quarantena chi veniva da fuori regione. Mia moglie che è rientrata da Modena a Napoli si è autodenunciata, mettendosi in quarantena lo stesso. Pur non avendone bisogno. Mia moglie era partita il 7 mattina e quindi poteva evitarlo. Stiamo vivendo un'emergenza senza precedenti. Arrivato alle 3 di notte a casa con le nostre auto, al residence c'era personale che ci ha fotografati e accompagnato in camera. Ogni giorno tutto viene sterilizzato e anche la mascherina dell'ascensore viene cambiata ogni 24 ore. La mattina la polizia mi ha fatto il tampone e misurata la temperatura. Mi hanno lasciato un termometro e mi hanno detto di inviare per 14 giorni la temperatura mattina e sera, lasciandomi qui da solo. Se dovesse andare male il tampne o la temperatura sale, allora mi accompagnerebbero nelle strutture. Tutto è a disposizione del residence e completiamo entro le 12 un foglio per il cibo. I locali sotto casa sono in contatto con noi tramite chat. Chi ci porta il cibo, lo lascia solo dalla porta e va via. Mi chiamano da giù e mi avvertono. Io apro la porta e trovo il mio pacco disinfettato. Ci sono misure precauzionali di un popolo che vuole combattere con il governo per risolvere il problema. I nostri due interpreti, con figli nati 3 mesi fa e non ancora visti, non vogliono tornare a casa per non rieschiare. Qui siamo stati educati con messaggi di bombardamenti. Ai bambini hanno fatto vedere i cartoni animati sul coronavirus e bambini di 2 anni hanno la mascherina senza problemi. Qui è il bene di tutti. Non pensavo che in Italia potesse scoppiare così forte, anche se i nostri test sono maggiori rispetto ad altri paesi. Ma in Italia ci stiamo auto-distruggendo. In Cina hanno capito che c'era un business troppo grande per le mascherine e le aziende che producevano altro, ora producono solo mascherine. Non ci sono misure così solo perchè sono Cannavaro, è diffuso ovunque. Un nostro traduttore, italiano, non può fare quarantena in casa nella sua abitazione e ha dovuto cambiare casa. La tutela qui è per il cittadino. I benefit dati dal governo cinese, consentono ai lavoratori di stare a casa senza problemi: si è prevenuta la disoccupazione e il governo ha sospeso gli affitti così come i negozi che non lo pagano in questi mesi. C'è regola ma anche il buonsenso. Aziende che fanno auto si ritrovano a fare mascherine. Il governo ha pagato tutte le mascherine e poi ha deciso come distribuirle regalandole anche all'Italia. In più, le mascherine destinate alla farmacia, se vengono vendute a un solo centesimo in più rispetto al valore di mercato, c'è multa, arresto e annullamento della licenza per vendere farmaci. C'è una seria intenzione di dare vera assistenza al popolo. Se in Italia devo pagare 60 euro per una mascherina, non è più un servizio. Sull'applicazione WeChat c'è una fila virtuale e tu ti metti in coda e a casa ti arrivano, al tuo turno, 10 macherine. In Cina quando tutti dovevano stare in casa ci sono rimasti, tutto il milirdo e mezzo di persone. Gli unici ad uscire era i fattorini e il governo li ringrazierà a vita. Nessuno usciva. Gli unici negozi aperti erano farmacie e alimentari. Questo ti fa stare anche sereno in casa sapendo di non perdere il lavoro. Io un giorno sono andato in banca. Le autostrade sono gratis, anziché pagare al casello ti misuravano la temperatura e nel caso c'era già assistenza qualora dovessi avere un problema. Arrivi in banca e ti danno gel disinfettante, mascherina e ti misurano la temperatura. Fai le tue operazioni in banca, a rotazione erano aperte. Non tutte le operazioni si possono fare anche perchè qui si vive con il telefonino e fanno tutto così. Su WeChat c'è anche una mappatura dei contagiati e di dove vivevano: magari andavi a trovare qualcuno e sapevi prima com'era la situazione in quel palazzo. Persone al parco? Quando in Cina c'è stato il blocco definitivo e nessuno poteva uscire, scattava l'arresto perché mettevi in pericolo altri cittadini. Una scelta drastica, ma è stata una strada vincente, ancora oggi c'è qualche contagio, ma dove vivo io con 11 milioni di abitanti, ha solo 11 contagi. Chi sbaglia paga. Non si tratta di essere rigidi. Ci sono regole che vanno rispettate, ma dopo aver dato tutti gli aiuti possibili. A fine gennaio lo abbiamo saputo, io sono in quarantena oggi perchè se si contiene il virus solo chi viene da fuori lo può portare. Quando saremo zero contagiati, avremo la certezza che il virus può arrivare solo dall'estero ma i controlli sono serrati e lo si scopre. Io ho tampone negativo ma non posso uscire comunque. Ci sono bambini con la mascherina, adulti lo stesso. Il virus non lo sconfiggi del tutto se non trovi vaccino. E' una nuova malattia, è sempre nell'aria. Anche quando sarà passato da noi, non è che passano 15 giorni e hai risolto il problema: è lì che devi stare ancora più attento. Oggi si riaprono le attività ma non possono andare 1000 persone dal parrucchiere. Ci sono turni. Il campionato ripartirà a maggio. Le scuole sono riaperte. Ci vorranno ancora tre mesi se tutto va bene in Italia, ma siamo un passo avanti rispetto alle altre. Gli stranieri che arrivano per lavoro vengono controllati, ma anbche in Italia, dove c'è turismo, serviranno accorgimenti: non tutti possono e devono entrare. Qui lo si sta ancora combattendo nonostante i numeri irrisori. Il pacco che mi è arrivato oggi mi è stato disinfettato e io l'ho rifatto ancora per portarlo a casa. Il tampone ti viene fatto subito in Cina. I giovani erano toccati ma i sintomi non venivano fuori, oggi sono intubati e la cosa prende forza: non è normale. La teoria del pipistrello è una barzelletta da raccontare ai bambini. La mia famiglia è lontana, non facile. Mia moglie è sola con i figli, nei primi giorni ho chiesto ai miei genitori e suoceri di restare a casa loro e non andare a trovarli. Ho mio padre che è duro, ma ormai ha capito anche lui. Sa che deve scendere per spesa ogni tanto e mettere la mascherina. Aiutiamoci in famiglia. Se i ragazzi chiedono di non passare da casa agli altri è per aiutarsi l'uno con l'altro. Qui non esiste privacy, esiste il noi per il bene di tutti. Non si vuole mettere a rischio ne se stessi e neanche gli altri. Ho letto delle persone anziane che muoiono da sole senza la vicinanza dei parenti. Mi blindo la porta se devo stare a casa ma il governo italiano deve aiutare come è stato fatto qua. Di base c'è che non si può rischiare la salute propria e dei parenti. Lo sappiamo tutti che se non c'è contatto non c'è contagio. Con attenzione puoi evitare tutto. Esercito? Sono qui da due anni e mezzo e non ho mai visto un poliziotto in strada. In questo momento, è arrivato il momento di dare organizzazione anche ai condomini. Le autocertificazioni sono per i beni primari, spero. Speriamo di poterci dare una regolata piano piano. Mi auguro non ci vogliano 4-5 mesi in Italia, ma la strada non è ancora giusta. La Champions League per noi sarà un problema perchè abbiamo nel girone una giapponese e una coreana. Per il campionato si parte nei primi di maggio. La prima partita ufficiale l'avremmo dovuta giocare a febbraio con la supercoppa cinese. Il 22 febbraio doveva partire il campionato, siamo fermi. Ci saranno tante persone che avranno la peggio, sono consapevole ma al problema economico puoi trovare soluzione, ma alla salute no. Tutti abbiamo sottovalutato la cosa, anche io dicevo che non era troppo diversa dalla polmonite e credevo ci fosse tanto allarmismo. Non so come gli altri la gestiranno la cosa. Anche Francia e Spagna che hanno turismo forte, dovranno controllare gli ingressi dall'estero. Serve un vaccino per risolvere la situazione, ma la nostra vita deve cambiare. Se siamo bravi lo possiamo fare in poco tempo. Dopo questa quarantena posso uscire, dopo qualche giorno cominceremo gli allenamenti con la squadra. Sarà una vita normale ma sarà misurata la temperatura, indosserò la mascherina e i pacchi mi verranno disinfettati. Sarà una vita normale ma con attenzione, quella servirà sempre. Gli accorgimenti da qui ci sono per molti paesi, ma non per tutti. Il problema di produrre le mascherine qui non c'è mai stato. Ai medici è stato dato un premio per il loro impegno. Animali domestici? Non lo so, su questo non ho notizie. La mia giornata vede il ribaltamento della casa con faccende domestiche. Mi faccio qualche allenamento in casa, qualche serie televisiva e riposino. In Cina si lotta con il virus, per il momento è in vantaggio il governo. Basta, meno challange per i ragazzi perchè ci hanno distrutto...ma si devono godere la famiglia. Prendiamo qualcosa di positivo da questa situazione".
