Dall'inferno del San Mames alla bufera del San Paolo e il crollo del Castellani: le 5 gare più buie dell'era Benitez

02.05.2015
10:00
Pasquale Cacciola

di Pasquale Cacciola - twitter: @PE_Bahia

La nuova tormenta dopo la tempesta. Niente quiete questa volta, l'amarezza è troppa. Come mai prima. Un tradimento inaspettato, probabilmente la prestazione più brutta dell'era Benitez. Davide e Golia si scambiano i ruoli al Castellani, con un Napoli imbarazzante divorato da un gigante Empoli. Un disastro che entrerà nella storia, che intanto la redazione di CalcioNapoli24.it colloca direttamente al primo posto della flop 5 del biennio spagnolo. Dopo la top 5 (clicca qui per leggere), ecco la classifica delle prestazioni più buie delle ultime due stagioni.

Empoli-Napoli 4-2, 33a giornata di Serie A (2014/15). Il punto più basso dell'era Benitez per quanto riguarda 90 minuti specifici. Giunta in terra toscana come "la squadra più in forma del campionato", il Napoli subisce un'umiliazione senza eguali da una squadra decisamente più motivata e organizzata. Una supremazia evidente sin dai primi minuti di gioco, con un gruppo clamorosamente spento nonostante l'obiettivo alla portata il momento favorevole. Team ingiustificabilmente demotivato, sopraffatto atleticamente, tatticamente ed emotivamente dall'organico che vanta il minor monte-ingaggi dell'intera competizione. Tutto ciò quando il business plan è ormai un tormentone all'ombra del Vesuvio. 

Athletic Bilbao-Napoli 3-1, gara di ritorno dei preliminari di Champions League. Il peccato originale, la sera maledetta che ha creato una frattura che ha poi condizionato l'intera stagione partenopea. Reduce dal deludente pareggio del San Paolo, la gara del San Mames passa rapidamente da sogno a incubo: capitan Hamsik illude tutti, poi arriva il tracollo figlio di troppi errori imbarazzanti e di poco coraggio. La squadra di Benitez pagò il peggior periodo in termini di condizione fisica, troppi infatti i giocatori reduci dalla vacanze post Coppa del Mondo. Ma ad oggi resta la forte sensazione che tuttavia superare quel doppio turno non era poi così proibitivo. Soprattutto considerato poi il percorso della formazione spagnola nella fase a gironi. 

Atalanta-Napoli 3-0, 22a giornata di Serie A (2013/14). La prestazione più cupa della prima stagione di Rafa Benitez. Complice anche un turnover in vista della semifinale di Coppa Italia con la Roma, la compagine azzurra crolla rovinosamente aprendo anche una piccola crisi con la terza partita consecutiva senza vittoria. A Bergamo va in scena la fiera dell'orrore, poi la legge dell'ex ha fatto il resto. Con un German Denis come al solito invasato quando vede i suoi vecchi colori. 

Napoli-Lazio 0-1, gara di ritorno della semifinale di Coppa Italia. Come prestazione non sarà stata in assoluto tra le più agghiaccianti, anzi, ma la posta in palio era altissima: qualificazione automatica all'Europa League e accesso diretto alla finale di Supercoppa con la Juventus. Tutto quando gli azzurri occupavano la sesta posizione in classifica, un modo per blindare in ogni caso la stagione quindi. Ma i padroni di casa non colgono l'occasione, nonostante il vantaggio ottenuto in terra romana grazie al prezioso 1-1 dell'andata. Gli uomini di Pioli hanno la meglio contro un avversario spaventato, fragile nella testa e mai veramente pericoloso come potrebbe. Poi la bufera del post partita con la sfuriata di De Laurentiis. 

Milan-Napoli 2-0, 15a giornata Serie A (2014/15). Semplicemente un Napoli spento, mai in gara. Capace di cadere in casa del Milan peggiore degli ultimi 30 anni con una semplicità imbarazzante. Un k.o. davvero indigesto, che non a caso ha portato al primo ritiro stagionale. I rossoneri, che già all'epoca non vivevano di certo un momento esaltante, si imposero contro la terza forza del campionato col minimo indispensabile. 

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